Sebastian Giovinco, Lorenzo Insigne e Fabrizio Miccoli rappresentano le facce-simbolo dei “piccoletti”, i volti della sfida al mito della fisicità a tutti i costi. Tecnica e fisicità, classe e muscoli, è il dilemma del calcio italiano, soprattutto nei settori giovanili, dove si formano i talenti del domani. Un altro figlio di quest’eterna sfida è Giuseppe Carcatella, trequartista classe ’97 degli Allievi Nazionali della Sampdoria. Ma chi è Carcatella? Scugnizzo di Cercola, baricentro basso, numero dieci classico, colpi incantevoli, intuizioni geniali, grande esplosività nei primi metri ma deve migliorare nel passo lungo per assicurare più forza alle sue accelerazioni. Ricorda Sebastian Giovinco e Mauro Zarate, impressiona per la capacità di andare via palla al piede e di realizzare giocate d’alta scuola. Ma la sua struttura fisica un po’ minuta gli ha creato molte difficoltà ad emergere, a convincere gli addetti ai lavori a puntare sul suo talento. All’Europa Massese dà i primi calci ma all’età di dieci anni si trasferisce alla Mariano Keller con cui si forma e si mette in mostra.
Giuseppe affronta ogni categoria sotto età ma in campo non si vede assolutamente questo gap. Realizza giocate d’alta scuola, assist illuminanti e tanti gol che accendono i radar dei club professionistici. Il primo a interessarsi è Bruno Conti per la Roma che lo convoca più volte a Trigoria per alcuni provini. “Il talento c’è ma il fisico non convince”, è il giudizio dei dirigenti giallorossi. Pochi mesi e la concorrenza aumenta, ad un maxi-raduno organizzato dalla Mariano Keller su tutti i taccuini c’è il nome di Carcatella. Ci provano il Genoa, l’Atalanta, il Chievo, il Vicenza ma soprattutto la Juventus. Con la formazione bianconera, Carcatella disputa il memorial “Pietro Martinelli”; la Juventus vuole osservarlo e valutarlo nel contesto della sua formazione Allievi. Un appuntamento che gli fa saltare le gare d’andata e ritorno della semifinale play-off della categoria Giovanissimi regionali tra la sua Mariano Keller e il San Nicola. Giuseppe è molto dispiaciuto per quest’assenza ma anche la scuola calcio lo invita a non perdere quest’opportunità.
Con la maglia bianconera Carcatella disputa un ottimo torneo segnando due gol e realizzando cinque assist. I dubbi sulla fisicità persistono anche in casa Juventus e l’operazione non si chiude. “Tutti lo vogliono, nessuno lo prende”, sembra essere questo il leitmotiv dell’estate 2011 del talento di Cercola. S’interessa anche il Napoli, che lo tiene qualche giorno in prova, e va vicinissima all’acquisto la Lazio, l’ex guida del vivaio biancoceleste Roberto Sesena stravede per Carcatella ma per motivi relativi al convitto l’operazione non si realizza. L’avventura di Sesena era poi al capolinea a Roma e anche ciò ha influito nell’affare sfumato.
S’inserisce allora il Frosinone, il responsabile del settore giovanile Ernesto Salvini decide di non farsi sfuggire quest’occasione. Il club ciociaro riesce a battere anche la concorrenza del Benevento che propone alla Mariano Keller una maxi-operazione in cui inserire anche Del Gaudio, Mandragora, ora al Genoa, e Guillari, trasferitosi poi alla Ternana. Carcatella impressionò il Benevento in un raduno in cui realizzò un gol da centrocampo ma il Frosinone riesce a spuntarla puntando sugli ottimi rapporti con la Mariano Keller. La prima stagione con la maglia gialloblù è splendida: Carcatella realizza quindici gol, con la soddisfazione di fare una tripletta alla Lazio, la società a cui era stato vicinissimo qualche mese prima. E’ la partita che ricorda con maggiore piacere, quella in cui ha acquisito autostima e la convinzione di poter giocarsi le sue carte.
Il Frosinone si qualifica ai play-off, ferma la sua corsa ai sedicesimi contro la Fiorentina. Carcatella è la promessa della società laziale. Nella stagione successiva è lanciato negli Allievi sotto età e Giuseppe si conferma con undici gol e prestazioni importanti, che convincono la Sampdoria. Il responsabile del settore giovanile Giovanni Invernizzi lo preleva in prestito con diritto di riscatto. Carcatella conferma le aspettative, segna nove gol in campionato di cui uno nel derby contro il Genoa, vince il premio di miglior giocatore nel trofeo Burzoni contro Parma, Atalanta e Cremonese. Nel suo momento migliore, l’infortunio che non ci voleva, la rottura del crociato che per lui significa stagione finita. Carcatella lavora per rientrare all’inizio del prossimo campionato con la maglia della Sampdoria che probabilmente otterrà il prestito di un altro anno dal Frosinone. La sua classe può illuminare la Genova blucerchiata, si aspetta il suo rientro per tornare a vedere le sue invenzioni in campo. Quelle che hanno colpito tutti, anche chi si è fatto condizionare dalla fisicità.
Ciro Troise
Fonte foto: corrierelaziale.it
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