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Storie dal Sud: Andrea Di Grazia, la “luce” del vivaio nel Catania che risorge

La storia di Andrea Di Grazia, catanese doc, che è nel vivaio rossazzurro da quando era bambino. Adesso è al primo anno tra i professionisti

Tre partite, tre vittorie, il Catania nel girone C del campionato di Lega Pro ha raggiunto quota 0 vista la penalizzazione di nove punti che ha contraddistinto il suo inizio di stagione. Nell’ultima gara contro l’Ischia il “Massimino” è tornato a gioire dopo le tante delusioni maturate soprattutto fuori dal campo nella scorsa annata. La formazione di Pancaro ha vinto 4-2 la sua prima gara di campionato dopo i successi esterni di Matera e Monopoli. Il Catania ha costruito sul mercato una squadra con il chiaro obiettivo di ritornare subito in serie B ma un po’ di vivaio nella formazione siciliana c’è. L’ossatura del settore giovanile del Catania è formata dal terzino destro classe ’95 e dagli esterni d’attacco classe ’96 Mattia Rossetti e Andrea Di Grazia. In un certo senso c’è anche lo sloveno classe ’95 Barisic, arrivato in Sicilia a diciotto anni dal Koper prima di vivere una stagione in prestito nella Primavera del Milan e rientrare quest’estate al Catania. Rossetti anche a causa di problemi fisici è riuscito a trovare spazio solo nelle due gare di Coppa Italia contro la Spal e il Cesena mentre Parisi e Di Grazia sono riusciti a scendere in campo con discreta continuità. Parisi tra campionato e Coppa Italia ha totalizzato 315 minuti, Di Grazia si è fermato a 120 in un reparto affollato, però, da giocatori di categoria come per esempio Russotto e Calil. Andrea nelle prime gare ha faticato a mettere in mostra il suo valore, la svolta è arrivata contro l’Ischia, quando è entrato all’80’ al posto di Falcone. Sulla rete del 4-2 che ha chiuso la gara c’è il suo zampino, un assist preciso per Calil che ha spento le velleità dell’Ischia. Ma chi è Andrea Di Grazia? Catanese doc, è nel vivaio rossazzurro da quando era bambino, è arrivato per la categoria Esordienti dalla scuola calcio “La Meridiana”. Andrea ha vissuto così l’intera trafila dagli Esordienti alla Primavera senza mai dare l’impressione di essere un predestinato, un talento cristallino ma costruendo giorno dopo giorno con il lavoro i suoi miglioramenti. E’ stata fondamentale poi la svolta tattica: fino agli Allievi Regionali giocava da interno di centrocampo, è stato avanzato prima nel ruolo di trequartista e poi di esterno destro d’attacco, la posizione in cui sta ben figurando ora nel 4-3-3 di Pulvirenti. L’intuizione diede subito i suoi frutti visto che Di Grazia realizzò ventitre gol. Tali prestazioni furono confermati anche nella stagione successiva negli Allievi Nazionali, categoria in cui mise a segno diciannove reti. Il passaggio in Primavera avvenne sotto età nella stagione 2013/14, Di Grazia non riuscì ad esplodere mettendo a segno solo cinque reti in ventisette partite tra campionato e Coppa Italia. Il suo talento è esploso la scorsa stagione nella Primavera di Pulvirenti che ha sfiorato nel girone C l’accesso ai play-off. Andrea è stato il trascinatore del gruppo con diciassette gol in ventotto gare tra campionato e Coppa Italia. Personalità, costanza e duttilità visto che ha imparato a giocare su entrambi i fronti del tridente offensivo. Un percorso che gli ha permesso di dire subito la sua nel Catania di Pancaro, al primo anno tra i professionisti.

Fonte: lagiovaneitalia.net

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