San Paolo, steward in rivolta: “Devono pagarci, o faremo un esposto al Calcio Napoli”
Steward dello stadio San Paolo in rivolta. Il loro lavoro non viene retribuito da un anno e si svolge in condizioni sempre più disagiate: questa la loro denuncia. “Lavoro come steward al San Paolo da fine settembre – spiega Anna (nome di fantasia) a NapoliToday – Accettai il lavoro perché mi fu promesso un pagamento ogni due massimo tre mesi. Ad oggi, quasi al termine del campionato, non abbiamo percepito alcuna paga“.
Aurelio De Laurentiis, a cinque partite dalla fine della scorsa stagione, decise di non pagare più le società coinvolte nel servizio di accoglienza allo stadio. Non fu un capriccio, quello del patron azzurro: aveva semplicemente scoperto che quasi tutte trattenevano i soldi per sè senza pagare i lavoratori. Allora chiese una fideiussione bancaria a garanzia del loro operato, ma questa non fu accolta. Da allora il servizio prosegue, ma senza che gli impiegati percepiscano retribuzione.
“Questo è il momento di farci sentire – prosegue Anna – So che ci sono steward in attesa di retribuzioni di partite dello scorso campionato. Il nostro lavoro prevede un controllo dei tifosi al prefiltraggio, poi ai tornelli e sugli spalti, questo a partire da cinque o sei ore prima di ogni gara e finché lo stadio non è completamente vuoto. Inoltre prestiamo servizio anche il giorno prima della gara, con turni da otto ore. La paga in questi giorni è 20 euro, mentre quando c’è la partita 22 euro e 50″.
Soldi che non arrivano. “Se per fine campionato non arrivano gli stipendi arretrati, siamo pronti a fare un esposto contro la società”, proseguono alcuni steward. Del resto, puntualizza ancora Anna, “siamo sempre e continuamente a rischio, soprattutto chi di noi presta servizio sugli spalti inferiori, dato che può essere ferito da oggetti lanciati da quelli superiori”.
Fonte: Napolitoday.it
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