Le stanze dell’infermeria del Napoli sono sempre affollate. E non per curare infortuni (pochi), ma per prevenirli. E, già questo, in prima battuta, può essere uno dei segreti dello staff medico più invidiato d’Italia che da quattro anni ha un trend positivo circa il numero di giocatori assenti da partite ufficiali per infortunio. Il Napoli di gomma, che corre, salta e scatta ma non si rompe. Scongiuri necessari, certo. Ma vale la pena spiegare cosa accade in quelle «segrete» stanze dove fisioterapisti (Marco Di Lullo, Agostino Santaniello e Giovanni D’Avino) insieme con un professionista della postura (il prof Roberto D’Onofrio) si alternano (anche fino all’una di notte nei giorni pre gara) per preparare i calciatori alla partita. Tenendo conto delle «debolezze» di ciascuno, intervenendo con esercizi individuali rispettando le eventuali carenze muscolari o posturali di ognuno. Lavoro impostato singolarmente non trascurando anche il più banale dei doloretti. I risultati positivi sono testimoniati dalle statistiche che anche la scorsa stagione hanno visto la squadra di Mazzarri seconda in Italia con cinquantuno calciatori assenti da partite ufficiali per problemi fisici. Un numero che raffrontato alle 260 assenze del Milan, alle 188 dell’Inter e alle 184 della Roma, assume un significato ancor più rilevante. La Juventus ha tenuto testa al Napoli ma in questo caso non va trascurata la circostanza che la squadra di Antonio Conte, l’anno scorso, non disputava la Champions League. Al di là di quello che può essere il margine di imprevedebilità, il trend costante degli ultimi quattro anni ha una spiegazione medico-scientifica. Lo staff sanitario è composto dai dottori Alfonso De Nicola, medico sociale, Enrico D’Andrea (osteopatia e colonna vertebrale) e Raffaele Canonico (nutrizionista). Spiega De Nicola: «C’è tutto un lavoro che ilmio staff condivide con lo staff tecnico e con i preparatori atletici, che attiene soprattutto alla prevenzione oltre che alla guarigione. La spia rossa rispetto ad un infortunio può accendersi in ogni momento e la segnalazione deve essere immediata. Così come è tempestivo il consulto. Un merito va attribuito agli stessi calciatori, professionisti anche nella vita privata. Bisogna sempre continuare a casa esercizi che vengono svolti nel nostro centro sportivo. Un’eventuale alterazione della postura, ad esempio, comporta una anomalia nei movimenti. Le correzioni sono semplici regole da seguire anche quando non ci si allena. Altro caso: se un calciatore ha un muscolo che tende a contrarsi dovrà fare sempre movimenti che tendono ad allungarlo». Altre piccole indicazioni: mangiare sempre agli stessi orari; mangiare cibi biologici; non fare uso di alcol; dormire le ore necessarie; non sottovalutare nessuna anomalia muscolare. Argomento di dibattito da sempre è l’opportunità di svolgere attività sessuale prima delle partite. «Evitarlo nei due giorni precedenti alle partite è fondamentale anche per prevenire strappi, contratture o infiammazionimuscolari. Per i nostri è una regola». Intanto, il Napoli avanza anche nella classifica stilata dall’ Iffhs, l’Istituto di storia e statistica del calcio. Il club azzurro è salito dal diciottesimo al sedicesimo posto e precede Milan e Inter. Guida la graduatoria il Barcellona, davanti all’Università del Cile ed al Real Madrid. Poco più su del Napoli, al 14esimo posto, figura il Psv Eindhoven, la squadra olandese che sarà avversaria degli azzurri nel girone di Europa League
Fonte: Monica Scozzafava per il “Corriere del Mezzogiorno”
La Redazione
C.T.
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