Si trascina un cruccio da anni: quello di non essere mai entrato a far parte della nazionale spagnola. Callejon vanta una sola convocazione e quattro presenze nell’Under 21. Del Bosque, prima della spedizione in Brasile, dichiarò che gli dispiaceva non aver potuto chiamare anche l’attaccante del Napoli in quanto abbastanza coperto in quel ruolo. Ma neanche dopo il naufragio dell’ultimo mondiale, Callejon è stato convocato dal commissario tecnico. E probabilmente ad acuire il suo recente nervosismo, ha contribuito anche questo. Del Bosque ha chiamato Koke dell’Atletico Madrid che è più centrocampista ed ha 23 anni mentre in avanti è stato confermato Pedro. E Calleti, classe ‘87, è rimasto di nuovo fuori. Eppure la stampa spagnola è tutta per lui. Fecero pressioni perché facesse parte della spedizione in Brasile. E di recente, a più riprese hanno suggerito il suo nome. Niente da fare.
In Spagna, l’attaccante di Motril, gode di grande considerazione non solo sotto il profilo tecnico anche per l’aspetto umano. Tempo fa una nota rivista titolò così un servizio dedicato a lui, «Il calciatore più romantico». Amore, famiglia, amici, impegno sociale, questi i principi a cui s’ispira Josè Maria Callejon Bueno, gemello di Juanmi, anch’egli calciatore. Ha uno stile tutto suo, a cominciare dalla capigliatura. E nello spogliatoio si fa benvolere da tutti. Fu Sergio Ramos ad affibbiargli il soprannome di «Calleti». Ma è stato ed è il pupillo di Mourinho. Al Real Madrid lo impiegava sempre negli impegni internazionali pur avendo in attacco fior di campioni. Gli piaceva il suo spirito di sacrificio e la sua determinazione nel fiondarsi nell’area di rigore avversaria. Per il tecnico portoghese era il classico jolly da mandare in campo al momento opportuno. Anche per Benitez che ne ha seguito tutta l’escalation, dal Real Madrid Castilla, passando per l’Espanyol e fino alla prima squadra dei Cristiano Ronaldo, Benzema ed Higuain. Fu lui ad indicarlo a De Laurentiis quando si trattò di rifare l’attacco dopo la cessione di Cavani. Benitez indicò prima Callejon e subito dopo Higuain. E De Laurentiis calò sul tavolo i cinquanta milioni di euro necessari. Poi l’esplosione a suon di gol nel campionato italiano, i numerosi consensi della critica internazionale, gli elogi a ripetizione della stampa spagnola. Evidentemente tutto questo non è bastato per far meritare a Calleti una chance nelle Furie Rosse. Almeno una.
Fonte: Corriere dello Sport
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