Un solo protagonista. Indiscusso. Prima, durante e dopo. La sfida tra Slovan e Napoli, a Bratislava, è stata soprattutto l’occasione di vedere all’opera Marek Hamsik, l’eroe tornato a casa per l’evento calcistico più sentito dell’anno da queste parti. Un senso di ammirazione che ieri, nel day after, è esploso con tutta la sua forza sui principali media slovacchi. Commenti lusinghieri, aggettivi esaltanti.
Da queste parti il gioiello di Banska Bystrica è il numero uno. «Al Pasienky brilla una stella raggiante: Marek Hamsik», titolava Pravda, aggiungendo nel catenaccio: «Tutto ruotava intorno a lui ed è stato ammirato da undicimila persone». E ancora, nel corpo dell’articolo: «Non sono l’acconciatura stravagante, i tatuaggi vistosi o i calzini a metà polpaccio ad attirare l’attenzione. I tifosi di Slovan e Napoli sono stati impressionati dalla sua prestazione eccezionale».
Grande enfasi è stata data anche all’esultanza del capitano azzurro, con le mani a disegnare un piccolo cuore e a quello che Pravda definisce «applauso tempestoso al momento della sostituzione», osservando che «non c’è da stupirsi perché lui è una star mondiale. Il suo autografo o una foto con lui, per gli appassionati di calcio, non hanno prezzo».
Titolava l’altro quotidiano Sme: «E’ uno dei migliori al mondo». Più soft la prima pagina di Sport, il principale giornale sportivo del Paese: «Ha brillato Hamsik», l’apertura in prima. E all’interno: «Vittoria del Napoli decisa da Hamsik».
Celebrazioni del giorno dopo anche sul sito web di Slovenska Televizia, la tv nazionale: «Era la sua notte e con la fascia da capitano ha umiliato la sua ex squadra», il titolo ad accompagnare la foto di Marek. «Ha segnato a Bratislava dopo dieci anni», l’apertura on line dell’altra tv Markiza.
Decisamente in secondo piano il risultato, che parla di un ennesimo scivolone dello Slovan. «Troppo forte per noi questo Napoli, non potevamo fare di più», aveva detto il tecnico Straka a fine partita. Un’opinione condivisa in tutto l’ambiente calcistico, tanto che ieri tutti coloro che parlavano della gara al Pasienky parlavano esclusivamente di Hamsik. E’ proprio un idolo e, se mai ce ne fosse stato bisogno, la sfida del Pasienky lo ha confermato.
Certo, le sconfitte non possono fare piacere ma, almeno qui, se arrivano per mano di Marek, forse fanno meno male.
Fonte: Corriere dello sport
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