Sarà la crisi, saranno i prezzi, saranno i dubbi sollevati dai risultati a singhiozzo, ma i dati sono impietosi. Il San Paolo non è più quel catino dove bisogna sgomitare per riuscire a trovare un posto. L’anno solare 2012, dal 1 gennaio al 31 dicembre, è infatti il secondo peggiore in quanto ad affluenza allo stadio. Cinque gli anni in serie A della gestione De Laurentiis dal 2008 al 2012 con il 2007 che non può essere considerato in quanto parte della stagione fu disputata in serie B.
L’anno d’oro è stato il 2011 con 26 partite tra campionato e coppe e 1.201.190 spettatori (30.564.372 euro d’incasso). Poi il 2010 con 970.026 spettatori in 23 partite (22.280.725 euro). Sul podio anche il 2008 con 941.140 spettatori su 23 partite (16.516.627 euro). Soltanto quarto il 2012, con 27 partite giocate e 916.725 spettatori (18.847.174 euro d’incasso). C’è da dire che come top partite al San Paolo il 2012 ha registrato la sola Napoli-Chelsea in quanto, oltre al girone di Champions, anche Napoli-Juventus si è giocata nel novembre 2011 e si disputerà ora nel marzo del 2013 quindi con il 2012 rimasto a bocca asciutta.
Venti o trentamila spettatori in più, in ogni caso, non cambiano i risultati di un’affluenza in costante declino vuoi per la crisi vuoi per l’impianto di Fuorigrotta tutt’altro che accogliente. Se lo stadio si svuota, i prezzi in questa prima fase di stagione salgono, almeno per i settori più popolari. Dieci le partite giocate al San Paolo e la strategia per la vendita dei tagliandi è stata decisamente più aggressiva rispetto allo scorso campionato. Le stesse dieci gare casalinghe disputate finora (Fiorentina, Parma, Lazio, Udinese, Chievo, Torino, Milan, Pescara, Bologna, Roma) costavano nel 2011 in media 14 euro considerando due neopromosse al posto di Torino e Pescara. In questa stagione il tifoso di curva ha dovuto sborsare 25 euro. La differenza sostanzialmente l’hanno fatta i prezzi di Fiorentina e Parma che l’anno scorso costavano 12 euro, in questa stagione, posizionate come prima e seconda giornata in casa, 18 euro.
Sostanzialmente invariato, se non appena inferiore, il prezzo in media per gli altri tre settori. I distinti 34 euro quest’anno contro i 35 della scorsa stagione; la Nisida 41,5 contro 42,5, la tribuna Posillipo 76,5 contro 79. Due le promozioni effettuate dalla SSC Napoli. Con Napoli-Pescara varata la Tribuna Family riservata almeno ad un adulto ed un bambino. Un successo sia per il match contro gli adriatici che per quello successivo con il Bologna. Promozione anche per il doppio confronto con i felsinei di campionato e coppa con biglietti scontati per chi avesse acquistato contemporaneamente i tagliandi dei due match.
Infine un’ultima curiosità. Nelle quasi duecento partite ufficiali giocate dal Napoli di De Laurentiis al San Paolo a partire dal match con il Cittadella del settembre 2004, c’è anche un dato da tenere in considerazione. Considerando quattro partite giocate a porte chiuse, poi una a Giugliano e una a Cava de’ Tirreni, le affluenze contro Psv Eindhoven e Bologna di Coppa Italia sono state la quarta e la quinta peggiore della storia del Napoli di De Laurentiis rispettivamente con 9.434 e 10.366 spettatori.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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