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Stadio, si accelera e per De Magistris: «Decidono i napoletani»

«Il nuovo stadio è un impegno preso da sindaco e non una promessa fatta in campagna elettorale e finalmente abbiamo già un progetto spero sia solo il primo». Così Luigi de Magistris sul concept presentato dal gruppo di imprenditori alla cui testa c’è Maria Luisa Faraone Mennella e realizzato dalla Arup, che prevede uno stadio arena a Ponticelli, un palaeventi e il revamping del San Paolo con investimenti per 700 milioni. Piano che lo intriga molto. «La prossima settimana vareremo la manifestazione di interesse pubblico internazionale – racconta – spero arrivino altri progetti anche se con quello molto importante già presentato in Comune potremmo comunque partire. Penso che un nuovo stadio a Napoli sia un fatto storico, che cambia le abitudini della gente e la stessa città, ed è giusto che vi partecipino quanti più progettisti. Poi decideremo ascoltando i cittadini». Non è detto che si faccia un referendum, è molto più probabile che si declinerà verso le assemblee del popolo come luogo di discussione e dove raccogliere suggerimenti. L’unico paletto posto nel bando sarà quello che «l’impianto deve essere sul territorio cittadino e multifunzionale». Dunque no a siti che non siano Napoli. Il rapporto con il patron del calcio Napoli Aurelio De Laurentiis è cruciale. Ma fermissima è anche la volontà politica di fare il nuovo stadio, di qui la decisione di lanciare subito la manifestazione pubblica di interesse. Il sindaco è però fiducioso e l’ipotesi di un braccio di ferro non solo non è considerata ma non lo affligge: «Tutto questo – continua – lo vogliamo fare con la società e insieme al presidente De Laurentiis. Come Comune faremo tutto ciò che è necessario per dare il massimo delle agevolazioni possibili. Non a caso siamo vicini al rinnovo della convenzione per il San Paolo». Che sarà traslata poi per il nuovo stadio. I contatti fra i due sono frequenti: «Ci siamo sentiti e stiamo fissando un appuntamento per discutere» ribadisce de Magistris. Il patron fino a oggi non si è mai espresso, è nota tuttavia la sua empatia per il vecchio impianto di Fuorigrotta, il San Paolo. Per il revamping servono 80 milioni che il Comune non ha e comunque mai spenderebbe per un’opera di restauro che non avesse un fine di pubblica utilità. Lo scenario cambierebbe, forse, solo se De Laurentiis mettesse mano al portafogli per prendere in carico il revamping del San Paolo.
«Il progetto di un nuovo stadio – spiega ancora il sindaco – metterebbe in moto il meccanismo dei posti di lavoro, centinaia durante la realizzazione, migliaia dopo. Per il rilancio della città è importantissimo, coniugare sport e lavoro. Non entro nel merito del progetto presentato e spero ne arrivino altri, posso però dire che la macchina si è messa in moto e la tempistica è importante». Una sottolineatura che spiega così: «I tempi della manifestazione li vogliamo lunghi anche oltre quelli stabiliti per legge. Noi abbiamo un cronoprogramma e lo stiamo rispettando. L’intenzione è di far decollare presto da dopo l’estate l’iter burocratico con la gara». De Magistris si sofferma su una considerazione di ordine politico. «Napoli non è più la città da dove si scappa è ritornata a essere luogo dove si investono soldi è città attrattiva e fioccano richieste tutti i giorni di volere disputare qui manifestazioni sportive. La filiera sport, divertimento lavoro è decisiva per lo sviluppo». Un passaggio il sindaco lo dedica al San Paolo: «Sarà ristrutturato con lo scopo di riqualificare l’intera area di Fuorigrotta. Ogni giorno un pezzettino del San Paolo decade siamo innamorati di quello stadio. Ma ora è una prigione anche per i cittadini che risiedono in quell’area». Spazio poi al de Magistris tifoso: «Diciamo la verità, la Juve ha vinto lo scudetto anche grazie al nuovo stadio. Pensiamo a un nuovo impianto con i napoletani vicino al terreno che tifano Napoli, quanti trionfi potremmo ottenere?». E ancora: «Per la finale di Coppa Italia sarò a Roma a tifare e dico che anche per la Champions non tutto è perduto. Battiamo il Siena e poi si vede. Forza Napoli».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

P.S.

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