Novanta giorni. Poi si conoscerà il progetto vincente e potrà iniziare l’iter burocratico per la costruzione del nuovo stadio. Il Comune di Napoli ha pubblicato ieri l’avviso per la manifestazione di interesse con cui scatta ufficialmente la selezione delle idee (che devono essere accompagnate da un piano finanziario). Come annunciato dal sindaco Luigi de Magistris, che a fine giugno ha varato con la sua giunta una delibera ad hoc, agli imprenditori è richiesto un doppio sforzo: da un lato la realizzazione del nuovo impianto, dall’altro la ristrutturazione dello storico San Paolo.
Ma quali sono i requisiti necessari per partecipare alla selezione? È possibile presentare un progetto che preveda anche il ricorso a un modello misto, ovvero uno stadio che sia «attrattore continuo di flussi e attività» e quindi sia in funzione praticamente ogni giorno per tutto l’anno; l’obiettivo dell’amministrazione è costruire lo stadio in aree periferiche per fare in modo che sia volano di sviluppo e di contrasto al degrado e alla criminalità (per questo bisognerà indicare gli interventi di riqualificazione delle zone circostanti); l’opera potrà sorgere sia su suoli pubblici che privati; tutte le proposte devono essere presentate entro fine novembre. Quanto al restyling del San Paolo, la manifestazione di interesse stabilisce che i lavori dovranno iniziare «dopo il completamento e la messa in esercizio del nuovo stadio e, in ogni caso, permettere senza interruzioni lo svolgimento delle competizioni della squadra di calcio cittadina»; anche in questo caso Palazzo San Giacomo chiede agli imprenditori di valorizzare le strutture esistenti e di migliorare l’accessibilità alla zona realizzando apposite infrastrutture e riorganizzando le aree per la sosta.
Un’altra novità importante, si legge nell’avviso, è che «il complesso di opere comprendente lo stadio potrà essere abbinato ad eventuali insediamenti residenziali o direzionali nuovi che dovranno risultare autonomi in termini di dotazioni di spazi pubblici o riservati alle attività collettive, verde pubblico o parcheggi». Una particolare attenzione dovrà essere riservata al rispetto dell’ambiente e all’utilizzo di energie rinnovabili «garantendo alti livelli qualitativi anche in riferimento all’accessibilità, al trasporto pubblico e al contenimento del consumo del suolo». E ancora l’eventuale creazione di esercizi al pubblico, spazi espositivi e per il tempo libero non dovrà essere in contrasto con le caratteristiche residenziali del quartiere e dovrà anzi favorire l’aggregazione di giovani e studenti. Sarà cruciale, inoltre, la definizione del rapporto con il Calcio Napoli: uno scoglio non facile da superare (motivo di tensione nelle scorse settimane) se si pensa che la priorità del presidente Aurelio De Laurentiis resta la ristrutturazione del San Paolo più che la realizzazione di un altro stadio. Nella manifestazione di interesse si ricorda, inoltre, che un concept c’è già: presentato dall’imprenditrice Marilù Faraone Mennella e da un gruppo di investitori, prevede un investimento di 700 milioni di euro a Ponticelli per dar vita a un impianto multifunzionale da 55mila posti. Il disegno, elaborato da Arup – leader mondiale del settore, che ha progettato anche l’Allianz Arena di Monaco – ricorda molto una conchiglia adagiata ai piedi del Vesuvio. Non resta dunque che attendere il verdetto, fra meno di tre mesi. La scommessa di de Magistris è trasformare il sogno in realtà in tempi europei: entro la fine del 2015.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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