E’ la notte dei numeri 9 al Maradona. inizia Lewandowski, finisce Osimhen. Napoli e Barcellona fanno 1-1 e la sfida si deciderà il 12 marzo in Catalogna. La rimonta azzurra, nonchè buoni tratti del di match parlano di una squadra che ha dato una scossa all’inerzia riuscendo a sovvertire l’andamento che declinava in idioma spagnolo. Il debutto di Calzona rimanda alla memoria l’archetipo del Napoli brillante ed aggressivo del passato neppure tanto remoto e rimanda, sia pur larvatamente in fieri quei concetti di gioco che sublimati hanno scritto la gloria recente. Ripartenza dal basso, irruenza sul recupero della seconda palla, spinta e coraggio: elementi che si sono evidenziati sotto traccia in questa notte di stelle a Fuorigrotta. Equilibrio e tanta ricerca di possesso caratterizzano la prima ora di gioco per entrambi i versanti, poi Lewa la sblocca con un numero da bomber. Cala il silenzio al Maradona, ma non è tempo di rassegnazione. Gamba in spalla e idee chiare, il Napoli la gestisce con autorevolezza e Osimhen ad un quarto d’ora dalla fine marchia a fuoco la partita con un movimento dei suoi: strappo repentino, esplosività e precisione. Il corredo cromosomico del centravanti di razza. Poi il finale affrontato con carattere e sfrontatezza. Sono i prodromi incoraggianti di una nuova alba. A Barcellona si deciderà l’esito. Ma il Napoli c’è, l’orizzonte azzurro è ancora tutto da scrivere…
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro