Un’autentica mazzata. L’esultanza dopo il gol vittoria sul campo dell’Aversa Normanna costa 6 giornate di squalifica al capitano della Salernitana, Francesco Montervino. Domenica scorsa il centrocampista granata, ex capitano del Napoli, era stato poi espulso per doppia ammonizione ad inizio ripresa. Ieri pomeriggio, il giudice sportivo ha usato il pugno di ferro contro di lui e la mano pesante contro la capolista Salernitana (15mila euro euro di multa al club per lancio di oggetti in campo e per i tafferugli scoppiati durante l’intervallo).
Montervino, messo a segno il gol che ha sbloccato il risultato al 39’, si era fiondato verso la parte centrale della tribuna del campo dell’Aversa, mostrando il petto ad un gruppetto di tifosi che, evidentemente, lo avevano “beccato” dall’inizio del match così come aveva poi ammesso anche l’allenatore della Salernitana, Perrone, a fine partita. Il giudice sportivo, Pasquale Marino, però, parla di ben altro comportamento da parte del capitano granata, sulla base degli atti in suo possesso (il referto del commissario di campo). «Aggrappato alla rete – si legge – Rivolgeva, con volgare gestualità, frasi ingiuriose verso i tifosi, sputando più volte verso gli stessi». Non solo. Secondo il giudice sportivo, il comportamento del capitano sarebbe alla base dei tafferugli che si sono consumati durante l’intervallo nello spicchio dell’impianto tra la tribuna (dove c’erano quasi mille salernitani) e la curva occupata dagli ultrà dell’Aversa che ha causato «il ferimento di tre carabinieri». Ed ancora. «Tale comportamento provocava la reazione dei tifosi locali e l’ulteriore reazione dei tifosi ospiti con conseguenti incidenti». Un atteggiamento che il giudice sportivo definisce «deprecabile e del tutto ingiustificato, di particolare gravità per le conseguenze che ne sono derivate».
Adesso Montervino rischia anche una mazzata sul piano della giustizia ordinaria. Lunedì l’Osservatorio del Viminale ha puntato l’indice contro il capitano granata, sollecitando gli organi competenti a valutare se ci fossero le condizioni per il Daspo (il divieto di accesso alle manifestazioni sportive). Non sarebbe la prima volta quest’anno che un giocatore della Salernitana venga colto da un provvedimento del genere. A quanto pare, infatti, Ciro Ginestra ha subito la stessa sorte dopo la testata rifilata al centrocampista della Vigor Lamezia, Giuffrida, al termine del match esterno contro la formazione calabrese. Per lui un anno di Daspo con deroghe ogni qual volta scende in campo.
La Salernitana, dal canto suo, promette battaglia. Montervino ha incassato la solidarietà di tutto l’entourage granata e prima ancora di tutti i compagni di squadra. Il legale del club di Lotito e Mezzaroma, GianMichele Gentile, ha già annunciato ricorso a cui ha fatto seguito una nota del club sul proprio sito internet. «Chiederemo di dimezzare la squalifica – ammette Gentile, legale di fiducia anche della Lazio – oltre ad una riduzione dell’ammenda. Non credo sia possibile scendere al di sotto delle tre giornate». La strategia difensiva si baserà sulla raccolta delle immagini, sul passato di Montervino (mai squalificato per fatti del genere) e anche sulla cronologia degli incidenti e dei fermi avvenuti in momenti successivi e precedenti al gesto del capitano.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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