La grande suggestione si materializza. Roberto Mancini sul lungomare di via Partenope, a pranzo con amici napoletani, gusta una pizza da «Fresco» preparata dal cavaliere Alfredo Forgione, poi concede foto e qualche autografo. Il tecnico, appena licenziato dal City, è stato inserito tra i nomi dei possibili candidati alla panchina del Napoli, un sogno di metà maggio. Come mai a Napoli? «Sono qui per cose mie, cose personali. E ne approfitto per gustarmi una pizza».
Cose le piace di Napoli? «La pizza, il mare, il sole, una bellissima città». E le piace il Napoli? «Una grande squadra, guidata da un grande allenatore». Un grande allenatore, Mazzarri, che però sta per andare via… «Non lo so, questo non lo so. So che Mazzarri è un bravo allenatore, anzi un bravissimo allenatore». Ma De Laurentiis l’ha cercata? «No, sono a Napoli per cose personali». E se il presidente azzurro la cercasse? Nessuna risposta, solo un bel sorriso dell’allenatore marchigiano con moglie napoletana, la signora Federica. C’è qualche possibilità, anche minima, che possa venire ad allenare il Napoli? «Nella vita nulla è impossibile…». Passa un tifoso e lo incita. Allenare un giorno il Napoli? «Quando fai l’allenatore nella vita non si sa mai. Mai dire mai…».
Basta una frase accompagnata con un sorriso per accendere la fantasia dei tifosi napoletani. «Mi fa piacere sentire questo affetto». Roberto Mancini sulla panchina del Napoli, una bellissima suggestione. Bella Napoli? «Molto bella». Bella Parigi? «Sì, bella anche Manchester». Quando si entra più concretamente nel discorso futuro, Mancini si chiude un po’. Il sole di Napoli lo ha fatto sciogliere, una visita lampo, le condoglianze all’amico stilista Gianni Marigliano, l’occasione per salutare l’amico astrologo Riccardo Sorrentino. Un salto e via, un blitz di qualche ora, la pizza e la mozzarella da «Fresco», il tavolo che dà proprio di fronte al lungomare. Un’ora di relax, poi va via concedendosi per qualche battuta con grande disponibilità.
Appena chiuso il rapporto con il City, si guarda intorno, oltre al Psg potrebbe aprirsi l’ipotesi Psg, oppure la pista russa, cioè l’Anzhi. Il complimento a Balotelli. «Mario era bravo prima ed è bravo adesso».
Il blitz a Napoli di Mancini, l’affetto dei tifosi, l’entusiasmo sul lungomare e poi nel breve percorso a piedi verso piazza Vittoria. Lo riconoscono tutti, lo incitano e fanno tutti la stessa domanda, o meglio lanciano lo stesso invito. «Dai, Roberto, ti aspettiamo a Napoli». Sorrisi a tutti e quel «mai dire mai, nella vita nulla è impossibile». Quella frase che accende i cuori e apre la piccola speranza. Il sogno, la grande suggestione, Mancini alimenta la fantasia e conferma comunque lo straordinario feeeling con Napoli che forse ha con poche altre città in Italia. Parole dolci e grandi complimenti riservò a Napoli e al Napoli anche prima e dopo le due sfide di Champions League con il Manchester City, anche dopo la sconfitta al San Paolo che costò l’eliminazione. La grande suggestione, il sogno di metà maggio. Una toccata e fuga. Stregato comunque da Napoli. Come sempre. Dalla bellezza di Napoli. Il sole, il mare, la piazza. E quel «Mai dire mai…».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro