Zeman, sono i giorni della verità. E dei dubbi. L’unico dato certo è che il 25 o 26 agosto, il boemo sarà su una panchina di serie A. Ma ancora non sa, nemmeno lui, quale sarà. Pescara, Lazio, Roma, Napoli, Fiorentina, Genoa: il nome uscirà da questa rosa. All’inizio della settimana prossima incontrerà il presidente del Pescara Sebastiani per definire il suo futuro, ma ci sono in atto grandi manovre perché Zeman si presenti al tavolo già con alternative importanti. O addirittura già con il nome della nuova squadra per un doloroso addio.
Sì perché progetto-Pescara lo attira ancora. E’ una realtà che gli ricorda il vecchio Foggia. L’affetto dei giocatori e dell’ambiente abruzzese fa il resto. Se deciderà di cambiare, sarà per una grande squadra. Questo è sicuro.
Ha poche speranze, quindi il Genoa. Preziosi è chiuso da un giorno in un albergo genovese e da lì pianifica la prossima stagione. Con un sogno in testa: affidare il rilancio del grifone a Zeman. Facendo di tutto per cancellare le resistenze del tecnico. Le possibilità, comunque, rimangono minime. E diventerà operativa, a questo punto, la conferma di De Canio.
Ma la Zeman-mania ha contagiato altri presidenti di serie A. Presidenti che hanno più chance del collega genoano.
Cominciamo da De Laurentiis che negli ultimi giorni ha sentito telefonicamente Zeman per sondarne la disponibilità se dovesse finire male l’annunciato faccia-a-faccia con Mazzarri. Per dire “sì” al ritorno nella squadra dove fallì nella stagione 2000-2001(2 punti in 6 partite ed esonero di Corbelli), il boemo farebbe passare pochi secondi. Pronto a digerire anche cessioni pesanti come quelle di Cavani e Lavezzi.
C’è poi un altro ritorno che alletta Zeman. Una corte presante come quella di Preziosi, arriva infatti anche da Claudio Lotito. Vuole un uomo forte al comando, in grado di fronteggiare una piazza scomoda. Chi meglio dell’allenatore ancora rimpianto da molti dell’ambiente biancoceleste? Zeman non avrebbe dubbi a tornare nella capitale: sa di aver fatto bene, da una parte e dall’altra, ma gli rimane il rimpianto di non aver lasciato tracce nelle bacheche: un secondo e un terzo posto alla Lazio, un quarto e un quinto alla Roma.
Rimane la Fiorentina. Zeman è un vecchio pallino dei Della Valle: pensarono già a lui per il dopo-Prandelli. Nella ricerca del nuovo, di una scossa, a livello tecnico e dirigenziale, sarebbe l’elemento giusto. Per cancellare eventuali perplessità, i viola potrebbero assicurare l’arrivo in squadra di qualche “fedelissimo” del Pescara come Insigne e Verratti.
Insomma, per il ritorno in serie A dopo 8 anni (ultima esperienza col Lecce nel 2004-2005), Zeman ha solo l’imbarazzo della scelta: con la certezza che il richiamo di una grande cancellerà quello del cuore.
Fonte: sportmediaset.it
La Redazione
A.F.
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