Benitez finito sotto accusa.Benitez che accusa. Attacco e difesa. Ecco lo strappo, prima latente e annunciato sotto traccia, finalmente chiaro e conclamato dopo il pareggio con l’Empoli. Altro passo fallo al San Paolo: dopo il ko col Chievo e i pareggi con Palermo e Cagliari, un altro punticino in una giornata che prometteva – sulla carta – ben altro. Il limite di una squadra votata all’autolesionismo: in sette partite 12 gol presi davanti al proprio pubblico, solo il Parma – ultimo in classifica – ha fatto peggio.
Stavolta però niente sorrisi di circostanza a mascherare il disappunto, a dissimulare la rabbia. Stavolta sono volati gli stracci. Discussione negli spogliatoi prima, parole pungenti davanti ai microfoni poi. Benitez, che sente la critica farsi ostile, che avverte uno scetticismo crescente anche laddove fino a ieri c’erano ampie aperture di credito, non ci sta insomma, si discolpa attaccando e sotto i riflettori – neppure troppo tra le righe – ci finisce la scarsa personalità dei cosiddetti senatori. Accusa non da poco.
Sul banco degli imputati sono insomma in molti: lo stesso Benitez (va da sé), con il mancato rinnovo e la conseguente reticenza che per molti stanno minando – o già hanno minato – il rapporto di fiducia con la squadra e la società, Hamsik, con la sua involuzione che per molti è però imputabile proprio all’ostinazione tattica di Rafa, la difesa che vive di troppe ispiegabili amnesie, i big che – da Higuain a Callejon – stanno progressivamente rivolgendo la testa a un futuro non più azzurro.
E allora come uscirne? Per Benitez la ricetta è semplice e l’ha presentata all’attenzione di De Laurentiis: investire, comprare, accrescere il tasso tecnico della squadra. Già a gennaio. Insomma, Gabbiadini va bene, ma da solo non basta a ricucire lo strappo…
Fonte: Sportmediaset
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