Siamo al braccio di ferro ed è un braccio di ferro durissimo. Aurelio De Laurentiis ed Edinson Cavani adesso sono ai ferri corti, non cedono un millimetro, si parlano a distanza e, a sensazione, si amano anche pochino. La questione è semplice semplice: il Matador vuole Madrid, la squadra “che sognavo da bambino”, ha detto. De Laurentiis, dal canto suo, vuole i soldi. Tutti e subito: 63 milioni, come da clausola rescissoria, o non se ne fa nulla.
Fatto sta che quello che pareva un addio sicuro e concordato, sta assumendo giorno dopo giorno i contorni di un vero giallo. Edinson Cavani è prigioniero della sua clausola, e questo si sapeva da tempo. Quel che forse il Matador non immaginava è che De Laurentiis puntasse i piedi in questo modo. Soldi o niente. Soldi o resta a Napoli. Soldi, maledetti e subito.Cavani vuole parlare, il presidentissimo non ha più nulla da dire. E quel poco che dice, ribadisce, spiega e rispiega, è che “esiste una clausola rescissoria” e che da Madrid non s’è sentito nessuno. Piuttosto si è parlato con il City. Nessun altro. E nessuno, soprattutto, che si sia presentato a Napoli con i soldi in bocca. Quindi? Quindi Cavani resta in sospeso, stretto nella morsa. A Napoli, dove nelle scorse settimane qualcuno anche tra i tifosi si era apertamente schierato contro di lui, la gran parte del pubblico azzurro lo riaccoglierebbe comunque a braccia aperte. Ma da separato in casa non sarebbe in ogni caso un bel vivere.
Fonte: sportmediaset.it
La Redazione
A.F.
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