A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” è intervenuto Alfredo Pedullà, giornalista: “Sono un po’ deluso perchè se ne parla poco, ma il distacco tra Juve e Napoli è umiliante. Se in panchina non ci fosse stato Ancelotti, l’allenatore sarebbe stato lapidato tra Sorrento e Agropoli. L’anno scorso si polemizzava ogni minuto, ma a questo punto della stagione era primo con un punto di vantaggio sulla Juve. Oggi invece, il Napoli è a 16 punti dal primo posto e se non c’era Ancelotti, non c’erano polemiche, ma sentenze e invece ci sono allenatori intoccabili, da cui però io prendo le distanze. Con questo gioco, Mertens e Insigne non segneranno molto, il belga soprattutto. Il 4-4-2 non è un modulo utilizzato molto in serie A, ma a prescindere dal sistema di gioco, l’organico del Napoli meriterebbe una classifica diversa. Ancelotti per tendenza ha sempre chiesto un mercato all’altezza, a Napoli invece, ha accettato la politica di De Laurentiis. Il patron ha investito sull’allenatore garanzia, conscio del fatto che Ancelotti non avrebbe fatto pressione sul mercato. Icardi? In primis, c’è da dire che il problema del Napoli non sono gli attaccanti. Poi, prima di pensare a come migliorare il Napoli, c’è da capire chi resterà tra gli intoccabili. E gli intoccabili sono due: Koulibaly e Allan. Se è deciso che resteranno, si può già iniziare a pensare al futuro, ma quando c’è un gruppo che sta crescendo e a questo togli pedine fondamentali, poi è difficile continuare a crescere. Anche il discorso Icardi, va affrontato quando si capirà il futuro dei due. Cutrone in questo Napoli non ce lo vedo, prenderei un grande esterno, perchè il ricambio serve lì e poi prenderei un grande centrocampista esperto”.
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