Sergio Gasparin, ospite del programma Speciale Calciomercato, in diretta dagli studi dell’emittente televisiva Sportitalia, affronta tecnicamente la questione “contratto Zapata”, dalla quale sembra emergere un qui pro quo di natura contrattuale tra i club interessati (Sassuolo e Napoli) con la Società di riferimento del colombiano 22enne attaccante dell’Estudiantes. Queste le parole del dirigente sportivo Gasparin :“Devono esserci tutte e tre le parti in causa, quindi sia la firma del giocatore che sottoscrive il passaggio dall’Estudiantes al nuovo club, e le firme del club interessato e del club di riferimento. Se c’è solo la firma del club di riferimento, o solo quella del giocatore, ebbene si annulla il contratto. Bisogna poi capire alcuni aspetti: se il contratto lo ha firmato personalmente Zapata o il suo agente ; inoltre se il Sassuolo aveva l’autorizzazione dell’Estudiantes per iniziare le trattative del giocatore oppure no. A questo punto non possiamo dire altro, ci mancano le tessere del mosaico per dare un quadro completo. Una soluzione è la transazione che ponga rimedio a questa situazione, e il giocatore esprime chiaramente la sua volontà: andare al Sassuolo o al Napoli. A questo discorso voglio poi riallacciarmi con un altro da non sottovalutare: le squadre italiane non capiscono che giocatori del genere hanno bisogno di tempi tecnici e di acclimatamento. Questo diamante grezzo quale è Zapata, come lo definiscono, può fare la fine di Vargas, il quale ritrovandosi in un calcio che non conosceva purtroppo si sono persi gran parte delle sue credenziali e delle sue prospettive. Che sia adesso Zapata al Napoli, o dal Napoli in prestito al Sassuolo, credo che sia maestra l’Udinese nel far percepire che un giocatore quando arriva, bisogna impiegare il tempo necessario per tutto il periodo iniziale della stagione , nel fargli capire com’è il nostro calcio, gli aspetti tattici, la preparazione atletica e l’aspetto linguistico”.
La Redazione
D.P.
