Due passeggi della casa circondariale «Giuseppe Salvia» possono sembrare un parquet dell’Nba per i detenuti di quello che i napoletani conoscono come il carcere di Poggioreale. Basta poco, tracciare le linee del campo, seguire le regole della disciplina sportiva, affidarsi ai tecnici del Coni che insegnano il basket in maniera volontaria. E si apre così un mondo che migliora la vita di tutti: detenuti, operatori, dirigenti, perché lo sport allenta le tensioni, migliora il benessere psicofisico, rende più umana la detenzione, dà un sostegno a chi è in carcere che non è soltanto il colloquio, ricorda il provveditore dell’amministrazione penitenziaria della Campania Tommaso Contestabile. Un mondo frutto di un accordo tra il Coni e l’istituto presentato ieri in occasione di una partita giocata tra detenuti di due reparti: Napoli e Torino. Al mini campionato di basket interno partecipano anche i padiglioni Milano e Roma.
«Fosse dipeso da noi – spiega la direttrice Teresa Abate – avremmo adattato tutti i passeggi a campi da basket. Purtroppo per una struttura nata nel 1800 è un po’ difficile trasformare ogni cortile, ma puntiamo sullo sport, e il calcio è già protagonista, perché l’obiettivo è la crescita personale e non esiste medicina migliore dello sport».
E così il Coni, ieri rappresentato tra gli altri dal presidente regionale Cosimo Sibilia e dal vice Amedeo Salerno, mette a disposizione strutture, tecnici, esperienza ed anche piccoli finanziamenti per i penitenziari di tutte e cinque le province campane.
Domenico Battaglia e Michele Pinto (basket), Mimmo Scognamiglio (atletica), Pasquale Campagna (calcio), Rosa Todisco (volley, ginnastica), i tecnici che operano negli istituti di Secondigliano, Poggioreale, Pozzuoli per due lezioni bisettimanali di due ore ciascuna con un coinvolgimento totale di 150 detenuti.
Tra le iniziative future, come sottolineato dal presidente del tribunale di sorveglianza di Napoli, Carminantonio Esposito, e dall’assessore allo Sport Giuseppina Tommasielli, la possibilità di costituire squadre, compatibilmente con i requisiti giuridici e caratteriali, che possano giocare nelle strutture sportive comunali.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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