Leonardo Spinazzola, terzino del Napoli, ha parlato in conferenza stampa dopo il match con il Modena:
“E’ stata un’accoglienza bella, Napoli è una piazza calda in tutti i sensi. Me l’aspettavo tutto questo calore. Penso che ancora non è niente. Nella situazione dei cross un po’ è la lucidità e la vivacità delle gambe. E’ vero che anche a fine primo tempo ci ha detto di riempire di più l’area, ma aspettavamo un pochino di più per girare la palla per il momento giusto per l’imbucata. Loro erano in 9 in area e tutti altissimi, noi no. Dovevamo essere un pochino più pazienti. Abbiamo messo tanta benzina nelle gambe, con il mister lavoreremo sugli errori che abbiamo fatto questa sera. E’ vero che abbiamo preso tante ripartenze, quelle ti tagliano un pochino le gambe, sono 60 metri a campo aperto. Una questione fisica, bruci una marea di energie.
Intesa con Kvara? Io e Kvara penso che ci adattiamo veramente bene, ognuno di noi può andare sia in mezzo al campo che stare sulla fascia. Poi è chiaro che quando incontri queste squadre, sempre raddoppiati, è difficile se non sei lucido nelle giocate e nello stretto, è difficile imbucare queste squadre. Ma possiamo fare bene. Fisicamente sto bene, un pochino appesantito ancora, ma il lavoro paga. Napoli è una squadra molto attrattiva anche senza coppe, quest’anno ci possiamo divertire, appena ho saputo che mi cercavano ho detto subito sì perché sapevo della forza della squadra, dei tifosi, del mister e del suo staff. Sapevo che quest’anno possiamo dire la nostra.
Ci dobbiamo abituare a questi carichi di lavoro. Il 4-4-2? Non abbiamo provato nulla, ci stiamo focalizzando su questo modulo. Pochi concetti fatti bene. Dobbiamo solo aumentare e crescere nella lucidità. Gli errori? Siamo stati poco pazienti, abbiamo girato poco da destra a sinistra e viceversa, sembrava dal campo di poter sfondare su un lato, ma ci chiudevano bene. Se sbagli una palla e ti ripartono devi far 50 metri, sono energie bruciate. C’è tempo per vedere e per migliorare. C’era poco spazio per attaccare la profondità, loro erano sulla linea dell’area e aspettavano, non c’era tutto questo spazio per colpirli alle spalle. Dal campo è anche più difficile, ma vedremo anche questo”.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro