Il Parma è stato deferito per responsabilità oggettiva insieme ai propri tesserati Emanuele Calaiò e Fabio Ceravolo accusati di tentato illecito sportivo in merito alla partita con lo Spezia, valida per l’ultima giornata di campionato. Agli interessati è stato consegnato l’avviso di conclusione delle indagini e, entro una decina di giorni, il Parma e i suoi tesserati si presenteranno a processo presso il Tribunale Federale, ovvero il primo grado della giustizia sportiva. L’accusa è quello di responsabilità oggettiva da una parte e di tentato illecito sportivo dall’altro, quanto basta per mettere in discussione la promozione in Serie A.
Infatti, qualora il tentativo di illecito venisse accertato, il Parma rischierebbe una penalizzazione di punti, che potrebbe essere scontata nella stagione in corso e che, dunque, potrebbe modificare gli esiti del campionato appena conclusosi. E’ stato preso in considerazione l’articolo 7 del codice di giustizia sportiva della Figc, che non fa alcuna differenza tra un illecito consumato ed uno solo tentato, in quanto: “Il compimento, con qualsiasi mezzo, di atti diretti ad alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione ovvero ad assicurare a chiunque un vantaggio in classifica costituisce illecito sportivo”.
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