Due giorni fa alla fine dell’evento Football Leader Paolo Specchia e Maurizio Sarri si sono abbracciati in nome della loro vecchia amicizia. “Ci conosciamo dai tempi in cui io allenavo il Grosseto e lui la Sangiovannese, lo stimo moltissimo”. Specchia, allenatore di lungo corso e acuto intenditore, approva la scelta del Napoli di puntare sul tecnico ex Empoli. “Bisogna smetterla – spiega a Tuttomercatoweb.com – col dire che un allenatore è da Napoli e un altro non lo è perchè non ha un profilo internazionale. Gli allenatori bravi in campo e intelligenti possono allenare dappertutto. Se uno è bravo ed ha una società adeguata alle spalle può ottenere risulti brillanti ovunque. Se davvero Sarri sarà il tecnico del Napoli sarò molto felice per lui, può coronare una carriera caratterizzata da una lunga gavetta. Attraverso la tenacia si può arrivare molto in alto”.
Diceva della necessità di una società forte alle spalle: il Napoli saprà supportare Sarri?
“Vedendola dall’esterno, non credo che il Napoli sia una società con una struttura adeguata rispetto alle ambizioni della piazza e anche agli introiti del club. Faccio anche un esempio: se il Napoli avesse curato di più il settore giovanile ora si troverebbe qualche giocatore in casa. E’ un peccato visto che la Campania è un bel serbatoio. Aggiungo anche, parlando di aspetti societari, che forse ci sono pure troppe figure intermedie con cui gli operatori di calcio si devono confrontare prima di parlare con De Laurentiis”.
Torniamo a Sarri: di quanto tempo avrà bisogno per inculcare il suo calcio?
“Ho visto Empoli-Napoli e sono convinto che sia sufficiente che i giocatori si ricordino di quella partita. Furono umiliati e messi alla berlina. L’Empoli sembrava un apparato perfetto. Sarri comunque avrà il carisma e l’autorevolezza per imporsi”.
Fonte: tuttomercatoweb.com
