Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha parlato in conferenza stampa dopo la sconfitta col Barça per 2-4:
“Non so se una sconfitta del genere può avere ripercussioni psicologiche, bisogna anche essere obiettivi. Al di là di qualche episodio dove potevamo atteggiarci in maniera differente, loro sono più forti di noi di gran lunga, ci sono poi i dettagli, come le assenze, la condizione dei giocatori. Ci sono delle complicazioni che vanno anche ad aggravare questa differenza che c’è stata. Sono meno bravo di Xavi, gli faccio i complimenti, poi sono realista ma il mio livello d’allenatore non viene peggiorato dalla loro vittoria. Gli faccio i complimenti e il regalo (un Pulcinella che è tipico napoletano), poi vado a riprendere in mano il livello di calcio che posso far vedere contro altre squadre nel campionato, dove mi gioco ancora molto. Stasera ci è andato tutto storto, abbiamo commesso degli errori ma loro sono stati bravissimi a sfruttare l’errore nostro, sul 2-1 avevamo ricreato equilibrio e distanze giuste, il 3-1 prima di entrare negli spogliatoi ci ha colpito. Il Barcellona ti viene addosso forte, non fanno molta distinzione per quale tipo di pallone gestisce, si è tenuta anche troppo la palla nella costruzione bassa, c’è stato un eccesso di coraggio. Non siamo riusciti a prendere l’uomo in trequarti, siamo riusciti a trovare poco l’uomo dietro la loro pressione. È stata una partita difficile, abbiamo trovato un Barcellona in grandissima condizione. Ci dispiace per il risultato e perché stasera si era ricreato il clima Napoli, ci avevamo messo tanto a riportare tutti allo stadio, ci dispiace doppiamente per le difficoltà nella fase iniziale della partita. Primo gol? Volevamo fare lo scambio corto per chiamare gli uomini fuori, c’è stato un malinteso e loro sono ripartiti forte, bisognava fare il fallo tattico che permette di ritrovare l’equilibrio. Con la velocità che hanno, se vanno in campo aperto, con loro è dura. Sono cose che succedono, bisogna gestirle e si va avanti, a volte muovendola su calcio d’angolo abbiamo fatto gol, invece stavolta l’abbiamo preso. Sono io che ho chiesto di battere il calcio d’angolo in campo, sono io il primo responsabile in campo. Ingenerosi i fischi ad Insigne? Ne ho sentito pochi ma comunque sono stati ingenerosi, Lorenzo anche stasera ha fatto vedere di tenerci, fare le cose seriamente, anche il gol su rigore non è facile in queste partite. Li ho letti più come una reazione del dispiacere per il fatto che il ragazzo vada via, sono reazioni contrarie rispetto ai sentimenti che si provano. Lei vorrebbe dire che durante il campionato abbiamo abbassato il livello d’aggressività, ci sono delle partite per cui per una serie di particolari non combaciano con le proprie caratteristiche, bisognerebbe avere un atteggiamento differente e a volte non ce la fai. Può dipendere da tanti fattori, riguardo alla sfida di Cagliari non ho detto che non si è visto la nostra fame ma che è emersa di più la loro. Abbiamo tentato di fare la nostra partita ma ci sono stati gli episodi che ci hanno montato addosso tutte le volte che abbiamo messo equilibrio, abbiamo sbagliato molto più di loro quando avevamo palla, loro sono stati più bravi ad uscire dalle situazioni quando siamo andati a pressarli. Napoli fuori da entrambe le coppe a febbraio? È un segnale che abbiamo perso delle partite, andrebbe valutato il momento, non vedo un segnale definitivo, tireremo le somme a fine campionato. C’è da prendere atto ora di quello che succede senza farsi travolgere emotivamente, ci giochiamo ancora tanto”
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