Luciano Spalletti, ex allenatore del Napoli, ha parlato a margine del premio ‘Artis Sauvitas 2023′:
Un premio all’uomo Spalletti a Pompei – “Si provano belle sensazioni sempre a tornare a Napoli. Dopo averla conosciuta nell’intimità Napoli, essere entrato dentro, nell’indole di Napoli e dei napoletani, ci sono sempre tantissime cose che ti sorprendono e che lasciano un segno. Napoli per due anni è stata la mia università di vita. Perché sono io che ho fatto il pieno di cultura. Questo premio mi lusinga, importante per me. Mi sorprende un po’ anche per le motivazioni di virtù e conoscenza, non penso di meritare tanto e come ho detto prima, sono io che dovrei restituire qualcosa per quello che ho imparato qui. Io al Napoli ho dedicato tutto il tempo possibile che avevo a disposizione”.
A Napoli immortale – Non lo so come sono diventato. So che quello che mi hanno fatto provare è una cosa che non mi sarei mai immaginato ed è qualcosa difficile da riprovare. Non so come hanno fatto sentire gli altri, ma a me mi hanno fatto sentire qualcosa di impossibile, ho vissuto momento bellissimi, quelle notti insonne saranno sempre nei miei sogni”.
Bambini – “Sono stati loro che già quando li ho incontrati facevano discorsi da grandi e già dentro un amore infinito per il Napoli a trasmettermi quella loro passione per sempre. Ti costringevano ancor di più ad avere quella professionalità, serietà e accuratezza in tutti i particolari per renderli felici. Sono orgoglioso di averli resi felici”.
“Parlare di calcio stasera mi è difficile, penso che la miglior cosa da fare sia lasciarli lavorare in tranquillità per metterli nelle condizioni migliori per il nuovo campionato. Lasciare tranquilla questa società di lavorare in maniera corretta come ha sempre fatto, perché poi questa società ha fatto vedere di conoscere quello che è l’esigenza di una piazza importante come quella di Napoli”.
Quant’è bello vincere a Napoli: “Una roba incredibile. Perché mi hanno fatto sentire qualcosa di incredibile. Immagino cos’hanno fatto a Maradona e come lo hanno fatto sentire (ride, ndr). Perché è indescrivibile. Mi mancheranno tantissime cose di Napoli, soprattutto il contatto con la qualità del napoletani, la qualità di questo territorio e di questo popolo, come ho detto prima secondo me loro sono quelli che possono dare la benzina, la materia e la qualità per raggiungere qualsiasi risultato. E’ chiaro che nel calcio si vive nel segno di Maradona, ma i napoletani hanno qualcosa che può andare a essere paragonato alla qualità di Maradona”.
“Ho fatto il pieno delle cose che ho ricevuto da Napoli. Mi rimangono tantissime cose, bisogna che le metta in ordine per bene perché me le devo rigustare tutte”.
Talento – “Il talento è stata soprattutto l’umiltà con le quali i nostri giocatori si sono messi a disposizione. E hanno reso possibile questo bellissimo viaggio. Perché la presunzione che uccide qualsiasi forma di iniziativa e di grande risultato. Troverai sempre qualcuno che ti si pone davanti in maniera determinata, se non sei umile ad affrontare e se non vai alla conoscenza delle cose che devi riuscire a portare a casa piano piano con il lavoro e la disponibilità”
“Per quanto mi riguarda non sono uno che gli scivola tutto addosso, per cui tentare di reagire a quel che gli succede e sempre quotidianamente. Quando sei dentro lo sport dentro e difficile come il calcio tutti vogliono venire a batterti e vincere la partita. E avere la disponibilità di accettare il confronto, il duello, la sfida, è una qualità che bisogna assolutamente avere”
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