Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha parlato ai microfoni di Mediaset alla vigilia del match di Champions League contro il Milan: “Quanto può pesare l’assenza di Osimhen? Noi siamo una squadra di campioni per essere arrivati ai quarti di finale, per aver buttato fuori dei campioni come il Liverpool e come l’Eintracht, squadre abituare a giocare in coppa. Soprattutto in Champions la corsa è stata fatta senza la presenza di Osimhen nelle prime partite. Noi abbiamo rispetto per i nostri calciatori, che sono dei campioni. I campioni non si piangono mai addosso, trovano sempre una soluzione, se no che campioni sono. Raspadori è già pronto dal 1’? E’ pronto dal 1’, è pronto per giocare dalla fine del primo tempo, è pronto per giocare 90’. Probabilmente non è pronto per giocare 90’, allora probabilmente vanno fatte delle valutazioni se prima o se dopo. D’accordo con la percentuale di 50 e 50 che ha detto Pioli? Sono d’accordo con tante cose che dice Pioli e anche su questo. Che occhi ho visto nei miei ragazzi? Ho visto calciatori venire con lo stesso entusiasmo ad allenarsi, avere la stessa disponibilità per i compagni e lo stesso atteggiamento amichevole che hanno fra di loro perché sono un gruppo magnifico. Ho visto soprattutto viaggiare la palla velocemente nelle partite strette, gente che guarda al contrario e che sa cosa c’è dove non guarda. Quella è un po’ la nostra qualità di andare ad occupare degli spazi, che quando se ne accorgono gli altri noi siamo già passati. Quelle cose che fanno delle squadre bellissime. Stessa idea di gioco nonostante lo 0-4 del Maradona? Per forza, perché se non riusciremmo a trovare subito le nostre caratteristiche e le nostre qualità, l’avversario che abbiamo davanti è scomodo. Ce l’hanno ricordato due settimane fa. Sono una persona sensibile come ha detto Guardiola? Sì abbastanza, con Guardiola poi diventa tutto facile perché io non ho voglio discutere perché vedo come gioca al calcio e vorrei fargli qualche domanda. Se il senso del mio discorso è arrivato sbagliato gli chiedo scusa, perché volevo dire che non siamo quelli obbligati a vincere la Champions. Ce ne sono altre di squadre, noi non abbiamo da dimostrare niente a nessuno, l’abbiamo già dimostrato e ci dobbiamo divertire. Poi è chiaro, se un allenatore come lui parla bene del Napoli è motivo d’orgoglio e ci rende felicissimi. Spero di poter parlare con lui di queste cose davanti a buon caffè turco. Cuore, coraggio e…? Bisogna dare il massimo dentro questa partita perché lo dimostra il sacrificio che abbiamo fatto per arrivarci”.
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