Le tempeste che hanno sconvolto la Nazionale durante il ritiro di varia natura, dai blitz per il calcioscommesse fino alle polemiche per le scelte di Prandelli passando per il terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna, avevano stimolato la riflessione: “Vuoi vedere che come al solito tiriamo il meglio di noi nei momenti peggiori”.
Dalle chiacchiere al campo, l’Italia c’è, lo dimostra con una grande prova di determinazione, compattezza e concentrazione contro la Spagna campione d’Europa.
Gli azzurri di Prandelli, che propone il 3-5-2 con De Rossi difensore centrale, bloccano gli spazi, non si intimoriscono mai al cospetto del “tic-tac” spagnolo tecnicamente entusiasmante ma molto spesso anche sterile. Nella prima mezz’ora la bilancia pende dal lato degli Azzurri che costruiscono due occasioni importanti con una punizione di Pirlo al 12′ respinta da Casillas ed un diagonale finito di poco a lato di Cassano al 23′. L’aggressività ed il ritmo alto a fine stagione contro i campioni della Spagna non può essere una costante; quando l’Italia arretra il baricentro la compagine di Del Bosque si mostra pericolosa con due nette palle-gol. Al 42′ Fabregas, servito dall’illuminante Silva, viene chiuso da De Rossi in calcio d’angolo ed al 44′ Iniesta calcia alto dopo aver raccolto uno splendido lancio di Xavi.
La battaglia è a centrocampo dove uno straordinario Marchisio riesce a correre anche per i “vecchietti” Pirlo e Thiago Motta. Sulla testa di quest’ultimo arriva la principale occasione del primo tempo; al 45′ Cassano con un cross preciso trova proprio il giocatore del Paris Saint Germain libero ed il suo colpo di testa è respinto ancora dal portiere del Real Madrid.
Nella ripresa la Spagna parte in maniera aggressiva e conquista campo; sulla mediana il pressing italiano resiste e costringe Xavi a retrocedere in cabina di regia limitando Busquets a fare l’incontrista.
A soffrire è, però, Giaccherini che non è assolutamente abituato a percorrere tutta la fascia. Sull’altra corsia buona la prova di Maggio che se la cava alla grande contro il dirimpettaio Jordi Alba, esterno del Valencia accostato anche al Napoli che interessa al Barcellona. L’esterno di Montecchio nel primo tempo si propone costantemente diventando il principale riferimento per i lanci di De Rossi, nella ripresa esprime una prestazione a luci alterne come tutta la squadra, rimediando anche un’ammonizione all’89’ per un fallo su Iniesta. Nel secondo tempo perde un po’ di brillantezza in fase difensiva ma si propone costantemente per aiutare Giovinco, Di Natale ed i centrocampisti negli ultimi venti metri.
Al 53′ Balotelli ruba palla a Sergio Ramos, più volte in difficoltà quest’oggi, e s’avvia verso la porta di Casillas. L’attaccante del Manchester City non è, però, molto reattivo prolungando troppo la scelta (calciare o scaricare su Cassano) e viene chiuso dalla retroguardia della Nazionale di Del Bosque. Al 57′ Prandelli sostituisce proprio Balotelli inserendo Di Natale. Al 60′ l’attaccante di Pomigliano D’Arco capitalizza una splendida percussione di Andrea Pirlo e l’Italia va in vantaggio. La gioia dura poco perchè al 64′ Silva s’inserisce tra le linee e manda nello spazio Fabregas che batte Buffon.
Dopo il pareggio il pensiero di Prandelli è soprattutto volto a mantenere assidua la copertura degli spazi. Entra Giovinco per Cassano, buonissima la prestazione dell’attaccante del Parma che offre sacrificio in fase di copertura ed al 78′ inventa uno splendido assist per una girata di Di Natale che termina a lato.
Nel finale emozioni da entrambe le parti ma la partita resta in equilibrio anche grazie a Torres che all’89’ spreca un’incredibile occasione davanti a Buffon; con Jesus Navas libero sulla destra l’attaccante del Chelsea prova un pallonetto che termina alto sopra la traversa. Italia promossa e con essa anche l’azzurro Christian Maggio.
Ciro Troise
