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Spagna batte Irlanda 4-0: Trapattoni saluta gli Europei

Vittoria rotonda della Roja che diverte sul campo mentre sugli spalti sono i tifosi irlandesi ad offrire uno spettacolo eccezionale

I campioni del mondo e d’Europa in carica affrontano l’Irlanda del nostrano Trapattoni con l’obiettivo di raggiungere la Croazia in testa al Girone C. Dopo il pareggio all’esordio contro l’Italia, in Spagna sono piovute critiche sulla selección allenata da Vicente Del Bosque; agli spagnoli non è proprio andata giù la scelta del tecnico di utilizzare Cesc Fabregas come ‘finta punta’ o medio nueve come dicono da quelle parti. Ma per il match di questa sera Del Bosque sceglie si sostituire il calciatore del Barcellona con un centravanti vero: Fernando Torres. La scelta del tecnico iberico viene subito ripagata visto che al quarto minuto è proprio Torres, el niño, a portare in vantaggio i suoi. Le furie rosse, forti anche del vantaggio immediato, iniziano subito a dominare la partita perché il divario tecnico con gli avversari è impressionante; gli irlandesi per i primi venti minuti non riescono nemmeno a superare il centrocampo. Il gioco della Spagna è sempre lo stesso: grande possesso palla, tocchi corti e di prima ed attacco della profondità. Questa sera i campioni d’Europa possono contare anche sul prezioso apporto degli esterni Arbeloa e Jordi Alba che, a differenza del match contro l’Italia, riescono a trovare maggiori spazi. Soprattutto Alba, il terzino sinistro del Valencia, sembra in buona serata rendendosi protagonista di un paio di sortite offensive molto interessanti e di qualche chiusura con ottimo tempismo. Con il passare del tempo, però, l’Irlanda sembra riuscire  ad arginare gli attacchi avversari ed a venire un po’ fuori con qualche sporadico contropiede. Il C.t. spagnolo s’arrabbia perché, nonostante i suoi siano in pieno controllo della situazione, non riescono a mettere al sicuro il risultato, anzi, al minuto 40 l’Irlanda del Trap provoca un primo pericolo agli avversari grazie a Robbie Keane, ex attaccante dell’Inter, che impegna Casillas. Il primo tempo scivola via così, con la Spagna in avanti per 1 a 0 e con un dominio totale del gioco e del campo.

La ripresa inizia allo stesso modo del primo tempo, con la Spagna in attacco ed alla ricerca del secondo goal che arriva subito, al 48esimo minuto, grazie al tocco preciso e delicato di Silva che ribadisce in rete la corta respinta di Given su tiro d’Iniesta. L’ala mancina in forza la Manchester

City, e che quest’anno ha affronta tao il Napoli per due volte, segna un gran goal mettendo a sedere in un sol colpo due difensori verdi e trafiggendo Given con un tocco soave. La Roja non molla e continua a fare il suo gioco diretta magistralmente dal suo capitano ‘el cerebro’ Xavi che, al minuto 54, quasi si trasforma in goleador: ma la sua conclusione dal limite dell’area viene parata miracolosamente dal portiere irlandese. La squadra di Trapattoni non riesce ad opporre resistenza e, per di più, la linea difensiva resta molto alta offrendo il fianco ad un avversario affamato più che mai e che sembra cimentarsi in una gara di tiro al bersaglio. L’Irlanda non è nemmeno brava e fortunata a sfruttare al meglio le rare disattenzioni degli spagnoli: al 64esimo, infatti, un rinvio svirgolato malamente da Arbeloa consente ad Andrews di entrare in area di rigore, ma il centrocampista centrale non riesce a capitalizzare al meglio l’errore dell’avversario. I ragazzi del Trap mettono l’anima in campo, proprio nel tentativo di alzare il baricentro gli irlandesi si fanno trovare scoperti e per Silva è un gioco da ragazzi servire in profondità Torres che, al minuto 70, brucia sullo scatto i lenti centrali verdi e trafigge Given con una conclusione precisa. Dopo la seconda rete, Del Bosque concede al niño la standing ovation inserendo Fabregas al suo posto. Quest’ultimo, dieci minuti dopo il suo ingresso in campo, mette a segno il poker con un diagonale secco e potente che sbatte sulla faccia interna del palo prima di depositarsi in rete. Festeggia con un’esultanza rabbiosa il suo decimo centro in nazionale il calciatore catalano in forza al Barcellona. È bello vedere la Spagna continuare a giocare e ad attaccare anche sul 4 a 0, ma è ancor più bello vedere i tifosi irlandesi continuare ad intonare cori ed incitare alla grande per i propri beniamini nonostante la sonora sconfitta. Con questo punteggio s’arriva al triplice fischio finale: la Spagna raggiunge la Croazia in testa al Girone C, mentre l’Irlanda colleziona la sua seconda sconfitta e la matematica eliminazione dal torneo; la squadra del Trap, però, ha già centrato il suo obiettivo qualificandosi nuovamente alle fasi finali d’ un Campionato europeo dopo 24 anni. La goleada delle furie rosse mette in difficoltà l’Italia che non è più padrone del proprio destino ed è spaventata dal pericolo del “biscotto”, nel ricordo di ciò che successe nel 2004 con il 2-2 tra Svezia e Danimarca quando in panchina c’era proprio il Trap.

A cura di Luigi De Magistris

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