Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, ha parlato a La7 affrontando vari argomenti relativo all’ultimo dpcm e non solo: “La mia non è una posizione contro Speranza, se ci fossimo trovati di fronte a una situazione nella quale si sarebbe dovuto chiudere tutto il paese avremmo preso decisioni diverse ma non volevo che a pagare fosse solo lo sport. Per quel che riguarda gli sport di gruppo dobbiamo privilegiare gli allenamenti individuali. No alle partite. Le palestre? Ci sono stati molti controlli da NAS e Carabinieri, poi ci devono pensare i sindaci, con la polizia municipale. Il mondo delle palestre ha investito tanti soldi per mettersi a norma: venerdì pubblicheremo un protocollo più rigido, sul tema della distanza e anche su quello delle mascherine. Non vogliamo penalizzare questo mondo, non ci sono contagi particolari all’interno delle palestre”.
In molti parlano di scelte che cambiano continuamente.
“L’evoluzione della crisi ci porta a cambiare e a fare scelte che sembrano irrazionali di settimana in settimana. Se la situazione comunque peggiora saremo costretti a prendere provvedimenti molto più rigidi”.
Il calcio è un mondo a parte?
“Se parliamo di Serie A è chiaro che sia un mondo a sé, gli altri sono un altro mondo”.
La Serie A muove tanti soldi. Il campionato arriverà fino alla fine?
“Ce la possiamo fare ma non so se si potrà arrivare fino in fondo. Non abbiamo certezze, né sulla Serie A né su altri aspetti. La Lega deve trovare un piano B e un piano C”.
La bolla stile NBA è possibile?
“Quando ci sono stati vari casi nei giorni scorsi ho parlato del protocollo, che prevede già una bolla, ma se società e calciatori non lo rispettano non possiamo farci nulla”.
Ronaldo le ha risposto.
“I grandi campioni si sentono al di sopra di tutto. Quando ha lasciato l’Italia per andare in Nazionale ha violato il protocollo ed è stato aperto un fascicolo alla Procura della Repubblica. Il messaggio che dovrebbero mandare questi campioni dovrebbe essere quello di rispettare le regole. Tutti i presidenti e le società devono dare il buon esempio”.
Il Napoli si lamenta di questo: l’aver rispettato le regole e per questo aver perso una partita.
“Se c’è un giudice che ha deciso rispetto la decisione, poi si sono i ricorsi. Inviterei poi De Luca a occuparsi del sistema sanitario campano. Il protocollo è stato accettato da tutte le squadre, non lo possiamo cambiare tutte le volte. Il giudice sportivo ha accertato che il Napoli aveva già deciso”.
È preoccupato dalla Campania?
“Sì, molte cose non reggono. De Luca ha fallito nella riapertura”.
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