Operazione rimonta. Partirà da Palermo, in campo, ma è già iniziata a Capodanno nelle idee di Mazzarri. Il tecnico è carico come una molla e oggi probabilmente terrà una mini riunione con la squadra, finalmente al completo dopo l’arrivo dei sudamericani. La pausa ha fatto bene al tecnico, che ha più voglia di prima di risalire la china in campionato: 5 gare nel mirino sino al primo febbraio, tre fuori casa (Palermo, Siena e Genoa) e due al San Paolo (Bologna e Genoa). Con lui gli azzurri, già in buona forma e tornati dalle vacanze senza chili in eccedenza.
Gli ultimi a varcare la soglia di Castelvolturno sono stati Cavani e Zuniga, tornati ieri sera: il Matador è rientrato dall’Uruguay, il colombiano da un breve viaggio a Parigi (come mostrano alcune foto su Twitter). Nel primo pomeriggio erano già in campo gli altri sudamericani, da Britos a Gargano a tutti gli argentini (Fideleff, Santana, Chavez e Fernandez). L’unico assente resta Lavezzi, che si sta curando – d’accordo con la società – in Argentina, dove il clima caldo favorisce il recupero. Il Pocho si è infortunato lo scorso 18 dicembre (elongazione del retto femorale della coscia destra), e conta di rientrare per la gara di Genova del 29.
Intanto si lavora duramente al centro tecnico: ieri doppia seduta, con prevalenza di preparazione atletica. In mattinata circuito con attrezzi e ripetute in salita prima degli esercizi tecnico-tattici finalizzati al possesso palla. Nel pomeriggio partitelle a campo ridotto otto contro otto, con i sudamericani impegnati a correre in pineta.
Si sgobba ma c’è il tempo anche per i sorrisi: è accaduto all’inizio della seduta mattutina, quando Inler ha «sottratto» per un attimo la lavagnetta a Mazzarri, improvvisandone un’imitazione. Mister Gokhan ha letto ai suoi compagni il programma degli allenamenti con il piglio del tecnico, suscitando prima l’ilarità del gruppo e poi gli applausi dei propri compagni, che ne hanno apprezzato anche la «disastrosa» imitazione dell’accento toscano. Lo stesso allenatore è scoppiato a ridere, a dimostrazione di un clima disteso e positivo. Mazzarri ha poi ripreso il comando delle operazioni, chiacchierando informalmente con il gruppo per una decina di minuti. Nessun confronto (del resto il tecnico li tiene spesso, sia individualmente che in collettivo) ma solo un modo per incoraggiare gli azzurri a dare il massimo negli allenamenti, ricordando loro anche gli orari e le regole da rispettare nel corso degli stessi. Non ce n’è stato bisogno, il gruppo è iper professionale e segue a menadito le indicazioni del tecnico.
Tra i più vogliosi è apparso Donadel, che è guarito e vuole dimostrare il suo valore.
«Mazzarri può contare su di lui – ha detto il suo agente Pasqualin – serviranno però delle verifiche per capire se il rapporto con il Napoli può proseguire: bisognerà capire come l’ambiente ed il tecnico accoglieranno Marco».
Donadel o meno, il Napoli pensa già al Palermo.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
A.S.
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