A grandi passi verso il rientro. Meno due giorni. Giuseppe Rossi non sente fatica e il ginocchio, il destro, lo stesso operato per tre volte e messo ko durante l’ultimo derby col Livorno, lo scorso 5 gennaio, sta dando risposte positive. Il count-down procede nella maniera sperata. E’ arrivato il tempo dei contrasti, delle partitelle in famiglia con la pettorina e pure quello degli assist per i compagni. Pepito scalpita. Vuole esserci col Bologna, sabato al Dall’Ara, e, soprattutto, sabato prossimo all’Olimpico contro il Napoli.
PROMESSA MANTENUTA. Lo aveva detto già in America, non appena il professor Steadman scongiurò il ricorso ad ogni tipo di intervento chirurgico, che il suo obiettivo guardava a quella data, il 3 maggio, e nel momento più importante della stagione, lui, non si è tirato indietro. Firenze lo aspetta a braccia aperte. In quelle braccia rivolte al cielo per ben quindici volte, tra campionato e Europa League, si è ritrovata una città intera. Il sorriso di Pepito, la sua voglia di cancellare sfortuna e sofferenze, ha contagiato tutti.
ENTUSIASMO CONTAGIOSO. Già venticinquemila persone si sono assicurate il biglietto per quello che potrebbe diventare l’appuntamento con la storia e la sensazione è che alla fine si potrebbero superare tutte le più rosee aspettative: l’esodo di massa, senza dubbio il più importante dell’intera storia viola, potrebbe regalare ulteriori record da ricordare negli annali. Rossi, dal canto suo, non si è lasciato distrarre da niente. Ha lavorato a testa bassa negli Stati Uniti, rosicchiando prima ore e poi giorni sulla tabella di marcia prefissata, e ha continuato la sua corsa contro il tempo una volta rientrato in Italia. Ha messo la Fiorentina, la squadra che come ha ribadito ogni volta ha osato scommettere su di lui quando ancora i gol doveva tornare a segnarli, davanti a tutto. Certo, la convocazione da parte del Ct azzurro Cesare Prandelli per i test fisici a Coverciano gli ha dato un’ulteriore carica, nella speranza di potersi conquistare in extremis un pass per il Brasile, ma il suo mondo, adesso, è tinto solo di viola.
IL BANCO DI PROVA. Montella lo sta seguendo passo dopo passo. Ci sono ancora un paio di sedute a disposizione per convincerlo a portarlo a Bologna, ma le sensazioni sono assolutamente positive. La sfida di sabato, quella su cui tutti i dirigenti della Fiorentina nelle ultime ore hanno posto l’attenzione in chiave quarto posto, è il primo banco di prova: uno spezzone di gara capace di cancellare mesi di sofferenza. Poi ci sarà il tempo di concentrarsi anche sulla finale e su quella Coppa che Andrea Della Valle, dodici anni dopo il suo ingresso nel mondo del calcio, sogna di riportare nella sala dei trofei allestita nel ventre del Franchi. Rossi intanto non stacca l’attenzione dal campo. Ha reso tutti orgogliosi con il suo entusiasmo e la sua voglia di riscatto. Ora manca solo l’ultimo passo, il più importante. In attesa del primo gol.
Fonte: Corriere dello Sport
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