Da ieri la stagione 2011-2012 del Sorrento, due giorni dopo l’uscita dai playoff nella semifinale col Carpi, è andata in archivio con l’ultimo allenamento diretto da Gennaro Ruotolo. Il ds Salvatore Avallone, l’ad Francesco D’Angelo e il dg Diodato Scala prima della breve sgambatura effettuata dai giocatori sull’erbetta artificiale dello stadio Italia, hanno congedato tecnico e squadra per conto della dirigenza. E ora, cosa succederà? «Dateci il tempo di smaltire l’amarezza e di riflettere su tante cose», replica Avallone. Il ds rossonero, sia pure senza fornire indicazioni precise, annuncia: «Nei prossimi giorni ci sarà un vertice dirigenziale per fare il bilancio dell’annata a mente fredda e stabilire quali decisioni adottare per la prossima stagione». Nulla di più dice Salvatore Avallone sul futuro del club che, tra l’altro, dovrà fare i conti, assieme agli sponsor principali Msc e Snav di Gianluigi Aponte, con la prospettiva di emigrare per le gare interne della prossima stagione in vista del restyling del Campo Italia annunciato ufficialmente dal sindaco Giuseppe Cuomo e sancito l’altra sera in consiglio comunale.
«Una pausa di riflessione – spiega Avallone – mi sembra normale per una dirigenza che in dodici mesi è uscita per due volte dai playoff in semifinale. Da una parte, c’è la certezza di avere operato bene nella stagione appena chiusa con l’allestimento di una squadra che ha raggiunto i playoff nonostante due punti di penalizzazione. Dall’altra, c’è l’amarezza per l’eliminazione contro il Carpi, perdendo in casa e vincendo la gara di ritorno in trasferta senza trovare il secondo gol per andare in finale. La delusione è forte perché abbiamo sciupato una grande occasione per salire in B avendo una squadra forte».
Un anno fa, dopo l’eliminazione in semifinale subita ad opera del Verona, Mario Gambardella si dimise e il mese di giugno fu tormentato finché il patron non tornò al timone del club. Oggi i tifosi vorrebbero già sapere i programmai futuri, ma non si può trascurare quanto sia delicato il passaggio da una stagione all’altra. Entro il prossimo 30 giugno va formalizzata la fideiussione di 600mila euro e l’esilio della squadra per il restyling dello stadio Italia prospetta la necessità di sostenere disagi e spese di gestione più gravose. Voci affidabili dicono che tutto sarà più chiaro soltanto dopo un summit segreto tra la famiglia Gambardella e Aponte, con il probabile intervento del vice presidente Franco Ronzi, cugino dell’armatore. La proprietà e lo sponsor devono stabilire se e con quali modalità andare avanti.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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