Otto anni fa, quando passeggiava nelle strade di Napoli, De Laurentiis incrociava bambini che giocavano con le maglie di altre squadre. Strisce bianconere, nerazzurre, rossonere. E l’azzurro del Napoli? Quei giorni sono alle spalle, la squadra è tornata ai vertici internazionali e si prepara per la terza consecutiva partecipazione alle coppe europee, così come avveniva negli anni d’oro di Maradona. Quei bambini con le maglie della Juve, dell’Inter e del Milan sono cresciuti e adesso frequentano il San Paolo. L’affetto verso il Napoli non è solo cosa napoletana o campana, ma la squadra di Mazzarri è diventata portabandiera del Mezzogiorno calcistico. Lo conferma il rapporto sul tifo calcistico in Italia, realizzato dalla Demos & Pi, che rileva un generale e costante calo di attenzione: gli italiani che si dichiarano tifosi sono scesi dal 55.6 al 42.9 per cento negli ultimi quattro anni, anche se il Sud resiste rispetto alle altre regioni.
Grazie ai gol di Cavani, alle vittorie ottenute in serie A e nelle competizioni internazionali, alla conquista della Coppa Italia nello scorso maggio (gli ultimi titoli risalivano al ’90, scudetto e Supercoppa di Lega) e al ruolo di anti Juve in questa stagione, il Napoli ha effettuato il sorpasso sui bianconeri e sulle milanesi e adesso è la squadra più amata al Sud, secondo i tifosi meridionali intervistati dall’agenzia veneta. Ha visto aumentare la percentuale di sostenitori in tutta Italia: è salita dal 9 al 13.2 per cento. Il dato più rilevante riguarda Sud e isole: dal 21.1 al 29.1 per cento. In queste regioni si è registrata una sensibile flessione per l’Inter: dal 20.2 al 13.5 per il club che ha pagato l’ultima deludente stagione, con tre cambi in panchina (Gasperini, Ranieri e Stramaccioni), e che in queste settimane non riscuote ancora ampia fiducia verso i suoi (ex?) tifosi.
Il Napoli ha conquistato anche una fetta del mercato della passione al Nord, crescendo dallo 0.5 al 5 per cento. D’altra parte, i tifosi nelle regioni centro-settentrionali ci sono sempre stati, come testimoniarono quegli fan azzurri presenti allo stadio del Giglio di Reggio Emilia in occasione della partita del settembre 2004 contro la Reggiana, persa dagli azzurri di Ventura, primo allenatore della gestione De Laurentiis. Secondo i responsabili della Demos & Pi, il Napoli è diventato ancor più popolare grazie al successo del 20 maggio all’Olimpico e ai punti conquistati nelle prime giornate di campionato: un segnale di forza, quella sfida lanciata alla Juve, che ha colpito una parte di tifosi «indecisi».
Come mai vi sia stato un calo di sostenitori nel territorio italiano per i bianconeri (dal 29.2 al 28.45) nonostante lo scudetto e la serie di 38 partite in campionato senza sconfitte non è un mistero. Evidentemente la vicenda-Conte, sospeso dalla giustizia sportiva per omessa denuncia, ha pesato: non tutto il popolo bianconero si è schierato dalla parte del tecnico che è costretto a seguire le partite di campionato e di Champions League dalla tribuna.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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