NAPOLI – Chissà, ma davvero dopo i cinque scudetti dell’Inter questo potrebbe essere l’anno della sorpresa. Uno scudetto pazzo che sconvolga il calcio in Italia. Volata tricolore da brividi tra calendari, tabelle e sorpassi.
Immaginate se le prime quattro arrivassero così al traguardo finale: alla penultima al San Paolo ci sarebbe la sfida tra il Napoli e l’Inter e un’ultima giornata con gli azzurri con la Juventus, l’Inter a San Siro con il Catania e il Milan in casa dell’Udinese. Evviva.
Il Mondiale
Il dopo campionato del mondo ha spesso riservato vincitori inattesi. Non sarebbe una novità. Questioni di rimescolamenti tecnici ed emotivi. È quasi un’abitudine che la stagione successiva alla Coppa proponga lo scudetto che non t’aspetti. Accadde dopo Italia ’90 (vinse la Samp di Vialli e Mancini), dopo Messico ’86 (tricolore al Napoli di Maradona), dopo Spagna ’82 (fu campione la Roma di Liedholm), e la stessa Juventus approfittò di un mondiale, dopo Usa ’94, per prendersi un titolo che le mancava da 9 anni.
Per non dire dell’Inter, primo tricolore dopo Calciopoli nel 2007, dopo la Coppa nelle mani di Fabio Cannavaro. Dunque…
Gli scontri diretti
Il sentiero scudetto passa attraverso quattro scontri diretti che possono determinare il futuro: Milan-Inter (31a giornata), Napoli-Udinese (33a), Napoli-Inter (37a) e Udinese-Milan (38a). Il guaio, in tutto questo, è che gli azzurri, fino ad adesso, non ne hanno vinto uno. O peggio, neanche pareggiato. A guardar la classifica si osserva che contro le prime cinque (Milan, Inter, Udinese e Lazio) il Napoli ha perso cinque volte in cinque gare. 13 i gol subiti (tre soli fatti). Quasi la metà (27) delle reti complessivamente incassate.
I difetti
Per la prima volta da quando hanno riaperto le frontiere nel 1980, neppure un campione del mondo gioca nella nostra serie A. Allergici agli spagnoli, quando eravamo invece abituati ad avere i capitani che alzavano la Coppa, da Maradona a Matthaeus, da Dunga a Zidane, a Cafu. Anche questo è segno di declino del campionato dove il Milan fatica a segnare con o senza Ibrahimovic. Lo svedese ha carisma, è un simbolo. Ma poi ci sono gli affanni di Pato e Pirlo e Allegri che deve fare i conti pure con gli imbarazzanti limiti atletici di Cassano. L’Inter è una squadra più vecchia ma con una freschezza mentale portata in dote dall’arrivo di Leonardo. Eto’o è il grande trascinatore. Il Napoli ha nell’inesperienza il suo handicap peggiore.
Le coppe
Perfino la Coppa Italia – che interessa ancora Milan e Inter – potrebbe influenzare il volatone tricolore. I nerazzurri in semifinale incontrano la Roma prima delle partite con la Lazio e il Napoli, mentre il Milan incrocia il Palermo (prima di Brescia e Cagliari). Poi c’è la Champions: l’Inter con il Lecce ha faticato probabilmente perché ha pagato il conto dello sforzo di Monaco. Prima di giocare col Chievo (32a), l’Inter affronterà lo Schalke 04, e la partita di ritorno sarà prima della trasferta di Parma. Le eventuali semifinali di Champions saranno prima di Cesena e Fiorentina.
I pronostici
Il Napoli trova in Massimo Moratti un suo sostenitore inatteso. «Continuiamo a parlare di noi ma ho l’impressione che il Napoli stia facendo molto bene, quindi quest’anno è un campionato bellissimo, molto divertente, perché ci sono tre squadre che lottano per lo scudetto. Il Milan sembrava avesse staccato tutti e invece non è così». E della volata parla anche Gigi Buffon: «Non c’è rammarico per il fatto che la Juve sia fuori dalla lotta per il primo posto, guardando per esempio a Napoli e Udinese va fatto un plauso a loro, a livello di società stanno facendo davvero bene».
Fonte: Il Mattino.it
La Redazione
S.D.
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