Tutte le prescrizioni vanno rispettate e sono utili, ma quella della «statica», ovvero la robustezza dell’impianto, è certamente determinante ai fini della sicurezza attiva dell’impianto. In parole povere se il parere è positivo esclude il rischio crolli. Il Comune ha scelto per questo particolare aspetto un consulente scientifico di rilievo, Antonello De Luca, Ordinario alla Federico II, facoltà di Ingegneria con la cattedra in Tecnica delle costruzioni. Il professore è abbastanza ottimista: «I primi carotaggi effettuati – racconta – sono assolutamente confortanti, il cemento è di ottima qualità. Stiamo facendo un controllo completo a un signore che ha superato i 50 anni e devo dire che non vedo in prospettiva eccessive preoccupazioni per quello che riguarda la statica». Dunque il San Paolo va verso l’ok almeno per questo aspetto importantissimo. Stanno lavorando quattro ditte a ritmo serrato, lo hanno fatto anche sabato pomeriggio. Sono stati effettuati circa 400 carotaggi in tutti i settori dello stadio compreso le gradinate. L’esito è appunto confortante. I risultati definitivi sono attesi per mercoledì. Non è escluso che anche oggi il lavoro proceda per ultimarlo il prima possibile. Si stanno facendo i carotaggi alle gradinate. «Carota» più sottile per ovvi motivi, non vengono segnalate particolari problematicità. In corso ci sono lavori – richiesti anche dalla Uefa – che riguardano i «copriferri nelle zone degradate». Al di là del tecnicismo si tratta di spicconare alcune aree dove l’intonaco per effetto dell’ossidamento del ferro del cemento rischia di cadere. Lavori che procedono a ritmo serratissimo. Aree di degrado che con la nuova stagione agonistica i tifosi che andranno allo stadio non le rivedranno più. Spesa per la messa in sicurezza intorno ai 700mila euro. La nebbia sul rilascio del certificato di agibilità della vetusta struttura di Fuorigrotta va diradandosi. I tecnici – non solo il consulente di Palazzo San Giacomo – sono ottimisti. Il San Paolo – questo il ragionamento – nella sostanza riceve ogni settimana – quando c’è la partita – un parere positivo di agibilità. In più lo stadio è tarato per ospitare 78mila spettatori attualmente vista la chiusura del terzo anello ne sono molti di meno, non si arriva a 60mila. Un elemento importante nella generale analisi dell’impianto. I test effettuati fino a oggi da un punto di vista di caratteristiche meccaniche mostrano uno stadio in salute. Del resto ha superato due terremoti importanti e molte avventure. Ci fossero stati deficit gravi a livello strutturale sarebbero emersi ben prima.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
S.D.
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