Lo allenò quando era poco più di un ragazzino, aveva 19 anni a Brescia Marek Hamsik. L’estate in cui Mario Somma, che ha cominciato sabato l’avventura in B sulla panchina del Grosseto, cominciò il ritiro alla guida della formazione lombarda. «Due cose mi colpirono immediatamente: la sua serenità come uomo e la duttilità tattica. Marek era già maturo e avrebbe potuto giocare anche in porta».
Ci ricorda un aneddoto di Marek?
«In ritiro per stabilire il rigorista organizzai una gara: Marek fu perfetto, non sbagliò neanche una volta. In partita contro il Treviso eravamo 1-1 al 94’ e ci fu fischiato un rigore a favore, i più anziani della squadra gli consegnarono il pallone: Hamsik si avvicinò al dischetto con grande tranquillità e ovviamente segnò».
Qualche altro aneddoto?
«Si vedeva subito che Marek era un fenomeno ma a centrocampo avevo Piangerelli il capitano, Jadid, un calciatore esperto e c’erano delle normali gerarchie. Avevo la possibilità di farlo esordire da terzino sinistro e gli chiesi se era pronto a farlo: non se lo fece ripetere due volte. Giocò e fu tra i migliori in campo».
Insomma un predestinato?
«Aveva grandi qualità e si comportava già da grande professionista e soprattutto era un ragazzo serio e umile. Qualità che ha mantenuto, quando l’ho rivisto a Pechino dopo tanti anni è corso verso di me e mi ha abbracciato».
E ora Hamsik lo definirebbe un top player mondiale
«Adesso sta acquisendo anche la capacità di leader, da questo punto di vista è cresciuto tantissimo perchè le qualità tecniche e soprattutto la grande intelligenza tattiche sono doti che ha sempre avuto».
Un leader e una bandiera per il Napoli?
«È cresciuto nel Napoli di De Laurentiis diventando uno dei simboli di questi anni insieme al capitano Cannavaro. Ha dimostrato di essere molto attaccato a questa maglia anche quando ha firmato il rinnovo. Sarà il capitan futuro del Napoli».
Adesso è più forte di Lampard e Gerrard?
«Non ha nulla da invidiare a tutti e due con la differenza che Hamsik sta crescendo insieme al Napoli invece Lampard e Gerrard hanno giocato per anni in squadre già fortissime. E Marek ha ancora ampi margini di miglioramento».
Può trascinare il Napoli allo scudetto?
«Secondo me il Napoli è il vero favorito per lo scudetto perchè la Juventus ha l’insidia della Champions che toglie energie, come sottolineato dallo stesso Marchisio dopo la vittoria di Siena».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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