Mario Somma su “Il Mattino”:
«Due cose mi colpirono immediatamente: la sua serenità come uomo e la duttilità tattica. Marek era già maturo e avrebbe potuto giocare anche in porta. In ritiro per stabilire il rigorista organizzai una gara: Marek fu perfetto, non sbagliò neanche una volta. In partita contro il Treviso eravamo 1-1 al 94’ e ci fu fischiato un rigore a favore, i più anziani della squadra gli consegnarono il pallone: Hamsik si avvicinò al dischetto con grande tranquillità e ovviamente segnò.
Si vedeva subito che Marek era un fenomeno ma a centrocampo avevo Piangerelli il capitano, Jadid, un calciatore esperto e c’erano delle normali gerarchie. Avevo la possibilità di farlo esordire da terzino sinistro e gli chiesi se era pronto a farlo: non se lo fece ripetere due volte. Giocò e fu tra i migliori in campo».
La Redazione
P.S.
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