Metti un pomeriggio di pioggia e freddo in quel di Pagani, metti un Perugia alla ricerca della promozione in Serie B e una Paganese in crisi di risultati, ma soprattutto metti le speranze di due giovani calciatori di cui si è già sentito tanto parlare, ma di cui sicuramente tanto si parlerà in futuro: Roberto Insigne e Soma Novothny, entrambi classe 1994, un solo mese di differenza d’età (il primo più piccolo di un mese), grandi amici ed entrambi di proprietà del Napoli, nella cui Primavera hanno condiviso sogni e speranze. Ed entrambi con il sogno di tornarci a Napoli, da protagonisti. La sfida tra Paganese e Perugia (clicca qui per leggere il racconto della partita) ha poco da raccontare: umbri superiori e lanciati nelle zone alte della classifica, con in rosa tanti giocatori di categoria superiore (vedi Comotto e Scognamiglio), ma anche tanti altri importanti in Lega Pro come Eusepi, Fabinho e Koprivec al cospetto di una Paganese giovanissima ed invischiata nelle parti basse della classifica, con 6 punti e sopra solo ai “cugini” della Nocerina, ultimi con un punto. L’1-4 finale è emblematico. E’ la sfida nella sfida tra Novothny ed Insigne ad attirare l’attenzione e a far parlare. Entrambi al primo anno tra i professionisti, muovono i primi passi nel calcio che conta: Roberto con il suo Perugia all’inizio doveva essere titolare fisso, ma con l’esonero di Lucarelli alla terza giornata e tanti giocatori importanti in rosa come Fabinho ed Eusepi ha perso un po’ il titolo d’intoccabile. Camplone però nelle ultime due partite lo ha schierato dal primo minuto ed il piccolo Insigne oggi ha ripagato la fiducia del mister: ottima prestazione, molti tagli dalla fascia destra al centro dell’attacco, alcuni cross buoni, tanto sacrificio in fase difensiva, ma soprattutto un bellissimo gol, un bolide imprendibile per Volturo, portiere della Paganese. Ha già superato Lorenzo, che nei suoi primi mesi da professionista con la Cavese non aveva segnato, ma a Roberto non interessa la sfida con il fratello più grande, come ha dichiarato in un’intervista rilasciata in esclusiva ad IamNaples.it. Dal canto suo, Soma Novothny non ha cominciato alla grande l’esperienza a Pagani, all’inizio era sempre titolare, ma con alcune prestazioni non eccezionali da parte sua e più in generale di tutta la squadra, ha perso il posto ed è stato messo in discussione, fino ad essere addirittura definito oggetto misterioso dalla stampa locale. Il gol con il Barletta, primo tra i professionisti, è stato bellissimo (in un’intervista rilasciata in esclusiva ad IamNaples.it lo ha definito il più bello della sua carriera), ma non è abbastanza: Soma sta lavorando duro e siamo sicuri che continuerà a mettersi in mostra per arrivare a dieci gol, il suo obiettivo minimo. Il caso ha voluto che i due “napoletani” giocassero contro solo per un quarto d’ora, dal 59′ (minuto in cui è entrato Novothny) al 75′ (minuto in cui è uscito Insigne), non potendosi sfidare più a lungo e divertirsi in campo, da amici. Due amici che a fine partita si cercano: Novothny prima di andare via cerca Roberto, in partenza per Perugia per un ultimo abbraccio. E chissà, forse un giorno i due amici diventeranno grandi e cresceranno insieme a Napoli, magari in prima squadra…
A cura di Dario Gambardella
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