Il Napoli vince ma non convince. Però servivano i 3 punti e questi sono arrivati non senza qualche sofferenza di troppo. In un clima surreale si gioca un Napoli-Cesena che ha valore solo per gli azzurri. Tocca restare nella scia di Roma e Lazio per provare il sorpasso all’ultima curva e non sono più permessi scivoloni. La prima sorpresa viene dagli spogliatoi, l’annunciata assenza di Higuaìn viene confermata dal campo ma a sorpresa è Gabbiadini ad occupare il ruolo di prima punta e non Duvan Zapata. Al 15′ Defrel riesce a gelare ulteriormente il San Paolo, il Cesena passa in vantaggio, sinistro da fuori preciso che si infila nell’angolino alla destra di Andujar. Difesa azzurra però troppo passiva, la linea da quattro è schierata ma indietreggia dando troppa libertà all’attaccante francese, nessuno esce sulla conclusione di Defrel, nemmeno David Lopez che arretra assieme ai difensori andando ad occupare il ruolo di terzo centrale, sovraffollando inutilmente l’area di rigore vista la netta superiorità numerica del Napoli. La squadra di Benitez, per l’occasione allenata da Pecchia, riesce a reagire e a ribaltare la sfida in un minuto. Tra il 20esimo ed il 21esimo la caparbietà di Mertens riporta in avanti gli azzurri. Nella prima occasione il belga riesce a sfruttare un liscio di Volta riportando il match in parità, un minuto dopo con una delle sue classiche serpentine dalla sinistra sfonda in area di rigore e serve un assist preciso per Gabbiadini che a porta spalancata realizza la rete del vantaggio. Il 2 a 1 però ha effetto soporifero, gli azzurri calano nel ritmo del match e il Cesena ne approfitta, bravo Defrel a far male in campo aperto assieme agli inserimenti taglienti di Brienza e Carbonero che riescono a sfruttare un vero e proprio buco nella mediana azzurra generato dalla solita distanza eccessiva tra le linee dei reparti. A fine primo tempo il Cesena riesce a pareggiare, ancora con Defrel. Ennesima dormita della difesa azzurra, Volta è libero di crossare dalla destra dove approfitta di un posizionamento errato di tutta la squadra, Ghoulam infatti è schiacciato al centro dell’area di rigore e per questa ragione è Mertens ad esser costretto ad andare a chiudere sul terzino bianconero che mette un pallone all’indietro per l’accorrente Defrel, ancora una volta il centrocampo non segue l’inserimento e la difesa segue la palla schiacciandosi verso la porta, l’attaccante francese è libero di calciare pareggiando così i conti. Nella ripresa il Napoli entra con un minimo di convinzione in più e riesce a rendersi pericoloso. Al 57′ Mertens riporta in vantaggio gli azzurri. Ancora con un’azione caparbia dalla sinistra, ennesima serpentina in area di rigore, triangolazione fortuita con Hamsik e doppietta personale che vale il nuovo vantaggio. Il Napoli è riuscito ad approfittare di un momento d’assestamento della squadra di Di Carlo che pochi istanti prima del goal ha sostituito Tabanelli inserendo Lucchini passando così dal 4-4-2 al 3-5-2. Ancora una volta dopo il vantaggio il Napoli si addormenta, lezioso in attacco e molle in difesa, la squadra più volte rischia di rimettere in piedi il match facendosi del male da sola. Per fortuna il punteggio non cambierà più, tre punti fondamentali per il morale e per poter continuare ad inseguire la Champions League. Ora servirà l’impresa allo Juventus Stadium di Torino, dove il Napoli non ha mai vinto né segnato.
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