Marco Bellinazzo, giornalista del Sole 24 ore, ha scritto un articolo sul blog del giornale.
Bellinazzo scrive in merito all’acquisizione del Bari da parte di De Laurnetiis: “Non è facile interpretare le mosse di Aurelio De Laurentiis, come l’acquisizione del titolo sportivo del Bari calcio, un imprenditore che nei colloqui privati si è sempre definito un “giocatore di poker conservativo”.
Sia chiaro: Napoli e il calcio Napoli gli devono molto. Ma è altrettanto vero che il presidente De Laurentiis, destinatario di nuove contestazioni da parte della tifoseria organizzata (che c’è da augurarsi restino civili e legali, a differenza del passato in cui si sono tradotte in forme estorsive ai danni del patron azzurro) a sua volta deve molto a Napoli e al calcio Napoli. Una centralità politica e sportiva che difficilmente avrebbe avuto con il proseguo della sua attività cinematografica (lo sviluppo dello Sport System globale va in questa direzione e dunque non la si prenda come una diminutio).
L’ingaggio di un allenatore top come Carlo Ancelotti, all’inizio dell’estate, è una classica mossa da giocatore di poker difensivo e allo stesso tempo un colpo da maestro. Tre o quattro allenatori al mondo avrebbero potuto sedare una piazza così innamorata del tecnico “dismesso”, che nel tempo ha assunto le vesti del Comandante popolare. E ADL ha persuaso Ancelotti a sedere sulla panchina del club partenopeo, stressando ulteriormente un bilancio in cui i costi stanno crescendo troppo rispetto ai ricavi da diverse stagioni.
Ad oggi l’investimento di De Laurentiis nel Napoli è però decisamente in attivo. Per i risultati conseguiti da una società rilevata dalla bancarotta. E dal punto di vista del portafoglio del presidente e della sua famiglia. Si può dire in estrema sintesi (i dettagli li ho raccontati in altri post e ne “La Fine Del Calcio italiano”) che ad oggi non solo il Napoli non è costato un euro a De Laurentiis ma che il saldo fra le immissioni di capitale e i prestiti al club e i ritorni sotto forma di dividendi del consiglio di amministrazione “familiare” è per lui positivo. In più tuttavia il presidente si ritrova un patrimonio di almeno 300/350 milioni”.
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