Regala luci ed ombre la prova di Christian Maggio in Nazionale. L’Italia pareggia 1-1 sul campo della Serbia, in una gara che per gli azzurri non aveva valore ai fini della qualificazione ad Euro 2012, già raggiunta con due giornate d’anticipo.
Considerando la grande differenza di motivazioni tra le due compagini, è da valutare come positiva la prestazione dell’Italia di Prandelli, che ha messo in campo determinazione e personalità in un ambiente a dir poco surriscaldato. La manovra è stata avvolgente e pericolosa solo a tratti, mentre in molti frangenti è apparsa confusa, farraginosa e sterile.
L’Italia ha comunque dimostrato di saper gestire un match difficile, gestendo la sofferenza al cospetto delle pressioni serbe, dando essere l’impressione di essere in grado di comandare la partita. Gli azzurri partono subito forte e nei primi venticinque minuti ha giocato molto meglio dei propri avversari; dopo 54” Rossi ha servito un assist filtrante per Marchisio, che a pochi metri da Jorgacevic ha messo il pallone nell’angolino basso alla destra dell’estremo difensore serbo, confermando così l’ottimo momento di forma dopo la doppietta in Juventus-Milan. Al 70′ il centrocampista bianconero è dovuto uscire a causa di un problema alla caviglia sinistra, facendo spazio a Nocerino. La Serbia ha una reazione soprattutto d’orgoglio e si rende pericolosa soprattutto con Krasic, che sovrasta Chiellini nell’insolito ruolo di terzino sinistro. Il difensore della Juventus non ha il passo del suo compagno di squadra di club e si vede; comunque, le occasioni nitide sono dalla parte dell’Italia, che all’8′ con Rossi potrebbe raddoppiare ma si oppone Jorgacevic. Al 25′ il pareggio della Serbia con una deviazione di Ivanovic su un tiro da fuori area, che spiazza Buffon.
La Serbia attacca soprattutto sugli esterni con Krasic da una parte ed addirittura due uomini sulla fascia sinistra: Kolarov e Tosic, esterno offensivo del Cska Mosca, che ha messo in difficoltà anche l’Inter in Champions League. Maggio, non supportato da un abulico Montolivo, ha dovuto fronteggiare in fase difensiva in molte occasioni il rischio di subire le sovrapposizioni. Sofferenza e sacrificio per l’esterno del Napoli, che ha rimediato un’ammonizione al 28′. La collocazione tattica nella difesa a quattro e la partita di “contenimento” degli azzurri che s’infiammava poi con le palle sui piedi di Pirlo, Rossi e Cassano (Giovinco dal 66′, quando ha rilevato proprio l’attaccante del Milan) hanno fatto in modo che Maggio non potesse dedicarsi molto alla fase offensiva. La “Frecciarossa” del Napoli comunque è riuscita a proporsi in alcune circostanze, cercando soprattutto di capitalizzare gli assist di Pirlo. Su uno di questi c’è stata una simpatica curiosità; infatti, Maggio ha accentuato la caduta su una trattenuta di un difensore avversario e Stankovic l’ha invitato a comportarsi bene. Partita di sacrificio e sofferenza, dove ha mostrato di essere in grande forma. La Serbia ha mostrato le caratteristiche che l’hanno contraddistinta in questo girone di qualificazione: buone individualità ma non c’è organizzazione di gioco. Ora dovrà vincere in Slovenia per superare l’Estonia, vittoriosa a Belfast contro l’Irlanda del Nord, per qualificarsi agli spareggi.
Riguardo ai singoli, ho monitorato con attenzione la prova del centrale Subotic del Borussia Dortmund, accostato al Napoli nelle ultime settimane. Arcigno, roccioso, forte fisicamente, ma in difficoltà sugli attacchi palla a terra e in velocità, ancora grezzo tatticamente come dimostrano i numerosi errori nell’applicazione della tattica del fuorigioco: 20 milioni di euro, almeno stando a quanto visto stasera, rappresentano una valutazione che non sta in piedi.
L’Italia torna in patria con la prova del fuoco superata, almeno sotto il profilo della personalità, della compattezza e della tenuta complessiva degli equilibri tra i reparti. Martedì contro l’Irlanda del Nord a Pescara la festa finale in vista della spedizione estiva in Polonia ed Ucraina; intanto a Novembre ci sarà tempo per due amichevoli contro Polonia ed Uruguay.
A cura di Ciro Troise
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro