Dopo le negoziazioni fallite tra il club ed i suoi giocatori circa una riduzione dei loro stipendi (la proposta era di un taglio dell’80%) nel bel mezzo dell’emergenza Coronavirus, lo Zilina è arrivato al punto di mettersi in liquidazione dal 1 aprile. Il club slovacco ha infatti annunciato la necessità di trovare modi alternativi per fronteggiare questo momento delicato (anche economicamente per le casse della società), lasciando inoltre che i 17 giocatori della prima squadra che hanno rifiutato la riduzione dello stipendio e quelli col contratto in scadenza si trovino una nuova sistemazione a partire dal 30 aprile. Lo Zilina (sette volte campione di Slovacchia nella sua storia) proverà comunque a rispettare e ad assolvere agli obblighi contrattuali con i propri tesserati e dipendenti ma allo stesso tempo, quando – e se – si tornerà a in campo è pronto a convocare e integrare in prima squadra i giocatori delle giovanili.
“Un’analisi giuridica della legislazione in vigore ha dimostrato che lo status di una società in liquidazione in nessun luogo limita l’esercizio delle sue attività attuali, incluso il proseguimento delle competizioni nazionali e internazionali – si legge nella nota dello Zilina –. Il club vuole prendersi cura, per quanto possibile, dello staff e dei giocatori che hanno i guadagni più bassi. Sotto pressione, è molto difficile raggiungere gli obiettivi prefissati, non solo sul campo di calcio, ma anche nella vita di tutti i giorni“.
Fonte: Gianlucadimarzio.com
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