L’appuntamento è fissato oggi alle 18 a Milano. Si riunisce il Direttivo della Lega di serie A, presieduta da Maurizio Beretta, per decidere quando far giocare le dieci partite dello scorso week-end rinviate per la morte di Morosini. Saranno ascoltati tutti i club, poi deciderà la Lega, come prevede l’articolo 56 delle Norme organizzative interne. La Lega Pro, presieduta da Mario Macalli, ha già deciso di far disputare le gare di ieri di Prima e Seconda divisione mercoledì 25; la «super» Lega che fattura quasi un miliardo all’anno non ancora. E, al contrario di quanto pensa la Federcalcio («La Lega deciderà la soluzione più funzionale», ha detto il presidente Giancarlo Abete), non sarà semplice decidere su slittamento o rinvio della scorsa giornata.
Per salvaguardare la regolarità del torneo la Lega intende optare per lo slittamento, facendo giocare il 21 e il 22 le partite del 15 e del 16 (33ma giornata); la successiva giornata (34ma) in questo caso si giocherebbe mercoledì 25, non in notturna, perché in programma la Champions League e l’Uefa vieta concomitanza di orari. Ma c’è un fronte contrario ed è quello guidato dall’Inter, che ha fatto sapere che oggi chiederà il rinvio della partita non giocata con l’Udinese a mercoledì 25 nel rispetto del regolamento che prevede i recuperi di gare non disputate «nella prima data utile». Peraltro, dagli uffici della società nerazzurra sarebbe stato ricordato a Beretta e al dg della Lega, Marco Brunelli, che la prima giornata di campionato, rinviata per lo sciopero dei calciatori, venne recuperata il 21 dicembre e non vi fu uno slittamento delle partite in calendario. Questa, però, è la fase finale e decisiva della stagione: vi potrebbero essere recriminazioni su eventuali rinvii delle partite, per gare interne o esterne consecutive, impiego di giocatori squalificati per una partita impegnativa o meno.
Sulla posizione dell’Inter vi sono altri club, come il Genoa, l’Udinese e il Napoli, che però – almeno alla vigilia della riunione in Lega – ha una posizione meno rigida rispetto al club di Moratti. La società azzurra vorrebbe giocare contro il Novara sabato 21 e a Lecce mercoledì 25, tuttavia potrebbe accettare anche lo slittamento del calendario perché non è questo, a 48 ore dalla morte di un calciatore in campo, il momento per creare contrapposizioni. Altre società hanno informalmente ricordato di aver già stilato i piani di viaggio o avviato la vendita dei biglietti per le partite inizialmente programmate per il 21 e il 22: è il caso della Fiorentina, che nella 34ma giornata dovrebbe ospitare l’Inter alle ore 12.30.
La palla passa alla Lega. Beretta, che sabato non sarebbe stato tra i primi dirigenti avvisati da Abete dello stop ai campionati dopo la tragedia di Pescara, si è tenuto in contatto anche ieri con la Federcalcio. «Il calcio ha tante criticità ma anche tante grandezze. Come ha risposto a questa tragedia dimostra che ci sono ancora dei valori e tanta passione», ha detto il numero uno di via Allegri. La Lega cerca la soluzione condivisa e, soprattutto, non vuole trasmettere una negativa immagine all’esterno, com’è accaduto quando vi sono state le prime riunioni per organizzare la finale di Coppa Italia Juve-Napoli. Era stato ipotizzato addirittura uno spostamento della sede della sfida del 20 maggio da Roma a Milano, soltanto la provocazione del presidente del Coni («Non concederò l’Olimpico: vadano a giocare altrove», disse Petrucci) convinse la Lega e i due club a «confermare» lo stadio del Foro Italico per l’assegnazione della Coppa dedicata al capo dello Stato, Napolitano.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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