Con quel cognome lì, più che un brianzolo sembra proprio napoletano. E allora sì, forse è proprio destino che, in qualche modo, nella sua vita il Napoli doveva piombarci. Andando a chiedere aMarco Sportiello quale sia il momento più alto della sua carriera finora, quando di anni ne ha appena ventitré, con molta probabilità vi risponderà che parare un rigore ad uno degli attaccanti più forti del mondo non è una cosa che capita tutti i giorni. E figuratevi pararlo a novantesimo minuto superato.
Novantadue sul cronometro, 1-1 tra Atalanta e Napoli e azzurri ad un passo dal ribaltare una partita che sembrava essersi messa sul binario errato. Poi il rigore: che chance! “Dai, quel ragazzino contro Higuain, come può mai salvarli?!” avranno pensato i tifosi del Napoli. E invece, eccolo lì: il ‘9’ si inchina al ’57’, alla prodezza sulla linea di porta, al volo alla sua sinistra, alla respinta che sa di amaro per l’argentino. Un nome e un cognome, meglio ripeterlo: Marco Sportiello.
No no, non Napoli: Desio il luogo di nascita. Come un intreccio, un cerchio che fa il giro del mondo e alla fine è ad un passo dal chiudersi. Così il portiere nerazzurro può vivere ancora la sua esperienza a Bergamo e poi pensare al futuro, dopo aver negato la gioia a Higuain, ma anche a tanti, tantissimi altri. Solo questa stagione sono tre i rigori parati. L’anno scorso ancor di più, anche un altro argentino – non proprio l’ultimo arrivato – come Palacio ha dovuto inchinarsi. Meglio di Handanovic, addirittura.
Ma il Napoli cosa c’entra ancora? Forse De Laurentiis se ne invaghì proprio quando fermò il Pipita, chissà. Ma fatto sta che a gennaio il club azzurro ha strappato un’opzione all’Atalanta, nell’ambito della trattativa Grassi, per il portiere classe ’92. Per il dopo-Reina, mica male come eredità nel caso dovesse concretizzarsi. Alt. Per adesso testa solo all’Atalanta, lo ripete sempre. Testa alla prossima partita, una banalità ripetuta, ripetuta e ripetuta ancora. Alla gara seguente, sì. Chi c’è? Guarda caso… il Napoli! Eccolo il destino che torna, che evoca attimi stupendi a Sportiello. Al San Paolo per ora ci va da avversario. In futuro, chissà. Intanto, il giovane brianzolo, col cognome napoletano, sogna un’altra bella notte contro il Napoli da aggiungere all’album dei ricordi…
Fonte: Gianlucadimarzio.com
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