La nazionale maggiore e le chiamate dall’Europa: un 2018 da sogno quello di Gabriel Brazao, la principale scommessa per la porta del calcio brasiliano che piace all’Inter, club interessato a lui e che sta lavorando per prenderloe portarlo a Milano in estate, girandolo eventualmente in prestito per 6 mesi ad un altro club.
Diciotto anni e un talento incredibile tra i pali, tanto da essere stato convocato in nazionale maggiore da Tite ancor prima di aver esordito in prima squadra.
Il progetto del Brasile del futuro passa dall’integrazione dei giovanissimi alla prima squadra e Brazao, grazie alle sue prodezze al Mondiale Sub 17, ha dimostrato di essere uno di quelli da monitorare con attenzione. In quel torneo venne eletto miglior portiere della competizione e fu la stella di una nazionale che si arrese in semifinale solamente ai futuri campioni del torneo, l’Inghilterra.
E lo scorso autunno, quando arrivò a sorpresa la convocazione di Tite per le amichevoli contro Uruguay e Camerun, lui non era nemmeno a casa: la notizia la scoprì per primo il padre che aprì la lettera nella loro casa di Uberlandia, pochi Km da Belo Horizonte. “Papà mi aveva chiamato per dirmi della convocazione, ma pensavo fosse quella della Sub 20, non mi sarei mai aspettato di arrivare subito in nazionale maggiore”.
E probabilmente non lo immaginava neanche da ragazzino visto che seguendo la tradizione brasiliana, ha cominciato a giocare a calcio con il futsal, il calcio a cinque, tra l’altro nemmeno tra i pali ma in attacco con la maglia del Praia Clube, una delle migliori società in cui crescere. Poi a 12 anni decise di passare al campo grande e soprattutto di cambiare ruolo, sfruttando la sua grande reattività per diventare uno dei portieri più promettenti al mondo.
Fisico asciutto, impressionante agilità: Brazao ha tutte le caratteristiche del portiere moderno ed è per questo che in Brasile puntano tanto su di lui. Al Cruzeiro ha avuto la possibilità di giocare al fianco del suo grande idolo Fábio, uno da più di 800 presenze con la maglia della Raposa e unico nella sua personale classifica di portieri a stare davanti a Buffon, la vera ispirazione della sua carriera.
Attualmente sarebbe il quarto portiere del suo club, che oltre a Fábio conta in rosa anche su Rafael e Vitor Eudes, altra grandissima promessa del calcio brasiliano. Forse anche per questo c’è l’occasione di lasciarlo andare via così presto, ancor prima di averlo visto esordire in prima squadra. La vita gli ha fatto già cambiare idee, sport e ruolo in campo: ora aspetta solo di fargli cambiare Paese, con l’Inter che chiama per riprendere la tradizione inaugurata da Júlio César.
fonte: gianlucadimarzio.com
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