A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” è intervenuto Maurizio Compagnoni, telecronista Sky: “Il gol di Insigne è un capolavoro vero, una roba che pochi giocatori al mondo possono fare. Anche l’assist che ha fatto è geniale, sulla corsa di Osimhen e con i tempi giusti. Io sono rimasto sbalordito dal potenziale offensivo del Napoli, ha 5 attaccanti che non so quanti club abbiano, e parlo dei grandissimi club. Se pensiamo che il sesto e il settimo attaccante sono Petagna e Ounas… Napoli squadra di tutti titolari? Tutti gli allenatori fanno questo discorso ma hai Mertens, Manolas, Demme, Lozano. Qui non c’è retorica, questi sono titolari veri che giocherebbero in tutte le squadre della Serie A. Il Napoli è in una condizione mentale strepitosa. In attacco e difesa faccio fatica a trovare squadre forti come il Napoli, a centrocampo forse un pochino meno ma è comunque forte. Penso al Real Madrid come attacco ma come cifra totale non sono più forte dei 5 del Napoli. A me le conferenze stampa di Mourinho piacciono moltissimo, ieri le dichiarazioni non mi sono piaciute. Ha ragione quando dice che le alternative non sono all’altezza dei titolari. La Roma ha speso 35 milioni per Kumbulla e Reynolds, soldi spesi malissimo. Ma è anche vero che questi hai: se li svilisci così non è che puoi andare avanti con 11 giocatori. Vero è che la Roma ha buttato soldi su alternative non all’altezza. Scudetto? In un’ipotetica griglia il Napoli al momento è al primo posto. Inter-Juventus sarà una gara a eliminazione diretta, specie se dovesse vincere l’Inter per la Juve si complicherebbe di molto il cammino. Di squadre che possono puntare al titolo ce ne sono. Milan subito dopo il Napoli ma Inter e Juventus sono comunque forti. Allegri ha ripreso in mano la situazione ma domenica per loro è fondamentale. Il campionato però è talmente lungo che può accadere di tutto. La sola presenza di Osimhen galvanizza la sua squadra e terrorizza gli avversari. Non sono stupito dalla crescita di Osimhen, in una vecchia intervista spiegava di riguardava le partite per capire gli errori e migliorare i movimenti. Un giocatore così non può che migliorare”.
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