Cerca
Close this search box.

Sir Marek Hamsik, il baronetto di casa Napoli. Adesso si aspetta solo il prolungamento fino al 2018

La leggenda di Sir Marek Hamsik, baronetto d’Inghilterra del Napoli, è nata all’improvviso domenica 4 agosto, verso la fine del primo tempo della partita con il Porto, seconda passerella dell’Emirates Cup: lo slovacco con la cresta si alza dalla panchina e il popolo di Sua Maestà (e dei Gunners) gli tributa un lungo, emozionante applauso. Come quello che si dedica ai grandi dello sport, a prescindere dalla maglia. Un omaggio da brividi che ha sciolto anche lui. L’inequivocabile conferma di una stella internazionale.
CON I MIGLIORI – E allora, Hamsik il grande. Il leader, il giocatore che fa impazzire Napoli e anche l’Europa che conta. L’ovazione dell’Emirates, di un pubblico dal palato fino e dal sentimento vivo, è sì la dimostrazione di un fair play da oscar, ma anche che Marek è ormai diventato un simbolo: della squadra di Rafa, certo, dell’azzurro nel mondo, of course, ma anche di quella schiera di grandi che spellano mani in giro a prescindere dalla bandiera che sventolano. Post scriptum: non è un caso che anche Messi, il re, lo abbia invitato per due anni consecutivi alla sua tournée estiva benefica dall’altro capo del mondo. Ma questa è un’altra storia.
L’ULTIMO TENORE – Quella che interessa ora, invece, è l’investitura soltanto consacrata dal pubblico inglese: è ad Hamsik che toccherà trascinare il Napoli in Italia e in Champions. E’ lui, l’alfiere della squadra; il cuore, il polmone, la spada e la cresta. Alta, altissima e sempre più azzurra: una volta, al San Paolo, andavano in scena i concerti dei Tre Tenori, ma di quel grande trio di interpreti è rimasto soltanto lui. Via Lavezzi e Cavani, di stanza all’Opera di Paris (Saint-Germain), e do di petto e acuti riservati soltanto a Marek. Highlander. L’ultimo, il ponte con il passato e anche con il futuro. Il presente che di Napoli e del Napoli ha fatto scelte di vita da vivere e da gustare. Per vincere. L’uomo che ci crede. Fermamente.
A VITA – E ora? Beh, non resta che ufficializzare il prolungamento di un contratto che avrà un valore formale, certo, perché racconterà al mondo che lui, Hamsik, il leader, sarà azzurro per un anno in più – fino al 2018 almeno -, ma anche simbolico: nonostante la scadenza sia ancora lontana, quattro stagioni e altrettanti campionati, con la sua firma Marek non farà altro che ribadire alla nausea quanto amore e quanta fiducia nutra nel Napoli e in Napoli. La sua Napoli: «Soffro quando parlano male di Napoli. E’ la mia casa». Un colpo dolce al cuore di tutti. Un legame ormai infinito. A vita, magari.
IL GURU – Tra l’altro, fa riflettere anche un altro dato: nonostante l’addio di Mazzarri e il trauma del distacco, Hamsik non ha mai manifestato mal di pancia o mal di mare. Nulla. Eppure la separazione l’avrà di certo turbato, essendo stato più che forte il legame tra i due. Più che quello di ogni altro, probabilmente. I sentimenti restano, è sicuro, ma il sangue è azzurro e via a imparare lo spagnolo con Rafa.
IL RUOLO – Rafa che, tra l’altro, in sede di presentazione non tardò a nominarlo pubblicamente ambasciatore (insieme con De Sanctis, poi andato alla Roma). «E’ fondamentale», disse di Marek. Ovvio e sacrosanto. E poi, sotto con il lavoro e gli esperimenti: l’idea di fondo lo vede al centro del tris della trequarti, ma con il Porto, proprio nella partita dell’ovazione dell’Emirates, il tecnico lo ha schierato nei due mediani. Non male, no, perché diciamo la verità, Hamsik sa fare tutto, ma il meglio del repertorio viene fuori proprio a ridosso della punta: maestro dell’inserimento e goleador da doppia cifra lo è da sempre, ma dalla stagione precedente è diventato anche mister assist: 14 in totale e lo scettro d’Italia (del genere); con tanto di ulteriore assaggio nel contropiede del 2-0 di Pandev con l’Arsenal, ancora a Londra. Un patrimonio e un potenziale da blindare.

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

G.D.S.

Sartoria Italiana
Vesux

I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo blog è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. - Tutti i diritti riservati Vietata la riproduzione parziale o totale dei contenuti di questo portale Tutti i contenuti di IamNaples possono essere utilizzati a patto di citare sempre IamNaples.it come fonte ed inserire un link o un collegamento visibile a www.iamnaples.it oppure al link dell'articolo.