Lo strappo tra Maradona, legato all’Afa da un contratto fino al 2011, e il presidente federale Julio Grondona si è consumato nel faccia a faccia di ieri. Le possibilità di rimediare sono nulle, come dice Fernando Signorini, il preparatore atletico che ha sempre affiancato il Pibe. “Non ho dubbi, sin dall’inizio non volevano Diego. E’ una pietra troppo grande nell’orto del potere. Questa situazione non si può cambiare. Grondona non ha avuto il coraggio di dire a Diego che non lo voleva. Per questo gli ha detto che se avesse continuato a fare il ct avrebbe dovuto rinunciare ad alcuni collaboratori”. L’Afa ha scelto di dribblare in questo modo la reazione popolare a difesa di Maradona. Grondona non poteva permettersi di esonerarlo, allora ha scelto questa strada tortuosa per raggiungere il suo obiettivo.
LA REDAZIONE
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