Siae, il direttore generale: “Chi ha ricomprato il biglietto per Napoli-Real non entra”

Il direttore generale della Siae, Gaetano Blandini, conosce Aurelio De Laurentiis da tantissimo tempo ed è convinto: “È stato un antesignano della lotta alla pirateria, si figuri se può consentire queste cose”. Lo scandalo del secondary ticketing in casa Siae è una battaglia che si affronta da anni, il direttore ne ha parlato all’edizione odierna de “Il Mattino”: “Siae ha una convenzione con l’agenzia delle entrate sulla base della quale, nell’ambito del contrasto all’elusione ed evasione delle imposte gravanti sullo spettacolo e intrattenimento, effettua anche il controllo delle biglietterie elettroniche affinché la parte che riguarda l’Iva venga corrisposta in maniera corretta. Siamo sempre al San Paolo e ci saremo anche nel caso di Napoli-Real Madrid. E se, faccio un numero a caso, nelle partite normali sono quaranta gli ispettori impiegati, in questo caso saranno 120, cioè triplicati. Saremo lì per verificare assieme agli addetti del calcio Napoli la correttezza dei biglietti di chi entra. Se si pensa di cambiare il nome a mano bisogna fare i conti con il codice a barre. Appena viene inserito il biglietto appare il nome e cognome del titolare del tagliando e ci sono i documenti da controllare. Per il cittadino consumatore è un danno, si fa leva sulla sua passione che lo costringe a ricomprare il biglietto a costo maggiorato, una truffa vendendo un biglietto intestato ad altra persona sapendo che il Calcio Napoli non permetterà l’ingresso nello stadio. Chi ha acquistato su Viagogo si faccia il segno della croce con la certezza di averci rimesso i soldi. Tanto non si entra”.