Il Napoli, visto ieri contro il Wolfsburg, è invece una squadra tonica., in grado già di reggere l’intensità. Ciò è importante, in vista del preliminare di Europa League del 19 e 26 Agosto. Naturalmente ci sono tanti elementi ancora non brillanti, però è normale in questo periodo. Merita sicuramente gli applausi Lavezzi per lo spettacolo che ha offerto. Il “Pocho” è un brevilineo e quindi acquisisce la forma prima durante la preparazione. Il grande progresso, però, di Lavezzi è dal punto di vista mentale. La grande disponibilità con cui ha ceduto il numero di maglia a Cavani, lo stato di forma in cui si è presentato a Folgaria, sono fattori che dimostrano la maturità di un calciatore che ha trovato un equilibrio personale e professionale, con la determinazione di conquistare la Nazionale, dopo l’esclusione dal Mondiale. Dal 3 al 24 Luglio 2011 in Argentina si disputa la Coppa America e Lavezzi vuole esserci a tutti i costi. L’equilibrio raggiunto dal campione argentino è anche merito di Mazzarri, che ha la grande capacità di ottenere il massimo da ogni elemento. Hamsik in mediana non ha sfigurato, però bisogna attendere una partita con la posta in palio per valutare quest’esperimento. Sicuramente lo slovacco a lungo andare, in posizione più arretrata, diventa meno incisivo negli inserimenti e soprattutto, la squadra si sbilancia un po’. Infatti, all’inizio del secondo tempo, con Hamsik arretrato e Zuniga nel 3-4-3, il Wolfsburg si è reso più pericoloso, raggiungendo il pareggio con un rigore inesistente. Guai ad esaltarsi per la prima amichevole di livello, però si vedono tanti segnali positivi, come l’ottima prestazione di Dossena, la personalità di Maiello, sempre più candidato a restare a Napoli. Mazzarri dovrà naturalmente lavorare ancora molto, soprattutto riguardo ai movimenti difensivi. Il reparto arretrato partenopeo ha sofferto spesso gli attacchi in velocità dei tedeschi. Mancavano due elementi importanti, come Campagnaro e Santacroce. Si vede però come i membri della difesa partenopea abbiano bisogno ancora di qualche giorno per ripristinare la concentrazione giusta per immagazzinare i movimenti difensivi. Se arrivasse poi un rinforzo per la difesa, con la possibile partenza di Rinaudo, il lavoro del tecnico sarebbe facilitato. A centrocampo Blasi ha dimostrato di avere il desiderio di riscattarsi e di godere di una discreta condizione fisica, però gli manca ancora il ritmo-partita e la sicurezza a livello psicologico, dopo essere stato impiegato col contagocce nelle ultime due stagioni. Proprio in mezzo al campo manca l’ultimo tassello per compiere il definitivo salto di qualità; un centrocampista dinamico e completo da posizionare al fianco di Gargano, in grado di assicurare la quantità in fase d’interdizione e la capacità di costruzione della manovra. Il tridente, poi, può essere schierato, in corso di gara, quando avremo la necessità di vincere assolutamente o recuperare qualche sfida. La “bomba” delle tre punte è sempre pronta e Mazzarri vuole conservarla, però ha bisogno di un centrocampista che gestisca la distanza tra i reparti con senso della posizione e personalità. Pazienza e Blasi sono delle ottime alternative, ma c’è bisogno di arricchire un reparto nevralgico come il centrocampo, in vista delle tre competizioni da disputare.
Ciro Troise
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