Dunque, dov’eravamo rimasti? Perché in questo labirinto, va ritrovata la via d’uscita di affari low cost: è il calcio del Terzo Millennio, una crisi da combattere con le idee, aspettando poi la Champions che dà energia (economica). Però, per il momento, meglio evitare le follie, far funzionare il cervello e magari afferrare al volo quel che offre l’universo calcio: La missione (im)possibile è rinforzarsi, senza svenarsi. E allora: un centrocampista, un attaccante double-face e, infine, non un portiere ma Pepe Reina, quindi molto di più. Però siamo ancora lontani dai titoli di testa, pur avendo il raduno all’orizzonte.
LA VITA E’ REDS. C’è una corsia privilegiata che conduce direttamente a Liverpool, la residenza di Rafa Benitez e quella calcistica di Pepe Reina (32) e di Lucas Leiva (27), un microuniverso dal quale attingere: le storie sono note e in continuo aggiornamento. C’è un viale percorribile, c’è una possibilità di stringere una sorta di patto. Il portiere, è chiaro, non rappresenta una priorità ma quando si profila una chanche per riaprire a Reina, il Napoli non ci lascia distrarre: ipotesi complessa e però non improbabile, rinnovare l’accordo dell’anno scorso, lasciarsi concedere lo spagnolo in prestito e condividendone l’ingaggio al 50%.
META’ CAMPO. Poi c’è l’interditore o il mediano o il regista o l’uno e l’altro e qui è diventato un bel rompicapo: l’elenco è nutritissimo e va dai sudamericani agli europei, con un campionario che non ha frontiere e che spazia su varie tipologie di centrocampisti. Se vi dicono che Morgan Schneiderlin (25) è da scartare, non prendeteli sul serio: mica semplice ottenerlo dal Southampton, ma val la pena lasciarlo nel block-notes; che in questo momento – in questo momento – è dominato da Lucas Pezzini Leiva, brasiliano che ha però anche passaporto italiano, uno sul quale c’è ben poco da sapere, avendo Benitez del calciatore conoscenza diretta. Il mercato a volte (spesso) ribalta le gerarchie dei listoni, non sempre quelli che si vorrebbero si possono acquistare e non semplicemente si combinano gli interessi di acquirente e di chi cede: però su Lucas Leiva può registrarsi la convergenza.
L’ATTACCO. Il signor Michu (in realtà Miguel Peres Cuesta) ha preferito starsene a casa, evitando la partenza con lo Swansea per una torunée e far capire che vuol cambiare aria: il Napoli lo accoglierebbe a braccia aperte, avuto garanzia sulla sua assoluta idoneità, ma intanto c’è bisogno di veder accolta la propria offerta, prestito oneroso con diritto di riscatto, sottraendosi a quella richiesta da dieci milioni di euro che fa impallidire. Ma in genere si comincia così, con un braccio di ferro.
Fonte: Corriere dello Sport
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