Otto gol Higuain, sette gol Callejon: okay, la coppia è giusta. Il tifoso del Napoli non pensa più a Cavani: caro Edi, hai segnato una infinità di reti (104 in tre stagioni) ma sei il passato. Certo, una sbirciatina a quanto accade nel campionato francese ogni tanto qualche nostalgico la dà. Il matador si sta confermando il cecchino che conosciamo, è a quota 11 reti su 16 partite, un andamento sontuoso. Anche perché può contare sui suggerimenti di Ibrahimovic. Il Napoli e Rafa Benitez sono comunque arcicontenti di come Gonzalo si stia comportando il Pipita strappato al Real sul mercato estivo. Anzi, a voler andare più a fondo, neppure Cavani ha avuto questo impatto con il Napoli nella prima stagione in azzurro: tenendo infatti conto nei guai muscolari che hanno tormentato Higuain in questa parte iniziale della sua avventura azzurra, l’argentino fa gol ogni 130 minuti. Il bomber di Salto, nella sua prima stagione, ogni 133 minuti. Insomma, la strada è quella giusta. Il Napoli, insomma, non accusa alcun deficit sul piano della produzione offensiva. Anche perché Higuain dedica anima e corpo alla causa azzurra sapendo che il suo Mondiale passa inevitabilmente dalla conferma sino a maggio dell’attuale rendimento. Il Pipita ha realizzato reti decisive in casa con Torino (rigore) e il Borussia Dortmund e poi nelle trasferte di Milano e Marsiglia: quel che si dice un colpo di fulmine. Fiuto da killer, polmoni da gregari, parole da uomo-squadra: Gonzalo sembra a tratti un ragazzo timido e misurato. Un leader tecnico che non si dà arie da leader. Con numeri da marziano. Vera o no che sia l’immagine di Higuain, resta l’impatto incredibile di Gonzalo sulla squadra. Si allena con furia ogni giorno ed è talmente calato nella parte del leader del Napoli a caccia dello scudetto da aver rischiato la lite ieri notte allo stadio Metlife di New Jersey con gli organizzatori dell’amichevole tra Argentina ed Ecuador. «È una vergogna aver giocato su questo campo, ho rischiato di rompermi un gionocchio: c’erano pezzi ovunque di sintetico, il terreno non era regolare. Se non mi sono fatto male seriamente è stato solo per un colpo di fortuna». Solo all’idea, vengono i brividi. Higuain ha spaventato tutti quando si è toccato il ginocchio dopo una caduta prodotta dalla cattive condizioni del terreno di gioco. «Non mi sono fatto nulla, ma è stato davvero da incoscienti giocare su un simile terreno», ha spiegato al quotidiano del suo Paese, Olè. Per lui settanta minuti in campo. La Seleccion guidata da Alejandro Sabella tornerà in campo, ancora negli Stati Uniti, domani, quando affronterà in un’altra amichevole la Bosnia-Erzegovina, altra formazione qualificata al Mondiale 2014 (appuntamento a St. Louis): secondo gli accordi tra Napoli e federazione argentina, Higuain dovrebbe giocare solo un tempo. E nulla di più.
Fonte: Il Mattino
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro